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22 Settembre 2022

Caro affitti: solo il 52% delle case ha un canone inferiore a 750 euro/mese (Report)

di E.I.

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Dall’estate del 2021, con l’allenamento delle restrizioni legate al Covid-19, la domanda di locazione è tornata a crescere facendo aumentare i prezzi, +7,4% negli ultimi 12 mesi. Secondo un recente sondaggio dell’ufficio studi di idealista condotto su 5000 individui, l’84% del campione considera un limite massimo di spesa di 750 euro per una casa in affitto, mentre la fascia di prezzo più cercata è quella compresa tra i 450 e i 600 euro (40% del campione).

Partendo da questo dato, idealista ha condotto uno studio per individuare dove si concentrano gli affitti più accessibili in tutti i capoluoghi italiani. Dall’analisi è emerso come solo il 52% degli annunci di case in affitto in Italia ha un prezzo inferiore a 750 euro al mese. Complice l’inflazione, negli ultimi mesi si è andata assottigliando l’offerta di case in locazione nelle fasce di prezzo più accessibili (sotto i 750 euro mensili): -10%, secondo idealista. 

Attualmente poco più della metà degli appartamenti in affitto nei capoluoghi di provincia italiani, ha un prezzo inferiore di 750 euro al mese. Il volume degli affitti a prezzi accessibili (al di sotto di questi 750 euro) sale al 68% del totale, se si include il resto dei mercati non capoluogo di provincia e aree rurali. 

Il 70% dei capoluoghi presenta una prevalenza di case in locazione a prezzi mensili inferiori alla soglia di sostenibilità delle famiglie. Caltanissetta, Vibo Valentia, Vercelli e Gorizia, con il 100% delle case in locazione a costi inferiori a 750 euro, sono le città più convenienti per i locatari.

In altri 69 capoluoghi italiani la percentuale di alloggi in affitto a prezzi accessibili è maggiore rispetto alla media nazionale: si va dal 97% di Terni al 53% di Livorno. 

Sul lato opposto ci sono le città dove l'affitto è storicamente più caro. A Venezia solo il 3% dell'offerta disponibile è inferiore a 750 euro. La percentuale sale al 4% a Milano, ??mentre a Firenze e Bologna la percentuale di alloggi a prezzi accessibili tocca rispettivamente il 7% e il 9%.

Il 50% dell’offerta complessiva si concentra in soli 10 capoluoghi (Roma, Milano, Firenze, Napoli, Genova, Torino, Palermo, Bologna, Catania e Venezia). Nei principali mercati dell’affitto potrebbe essere necessario aumentare il budget a 1.000 euro al mese. Anche così le case accessibili toccano appena il 15% a Milano, il 18% a Venezia, il 27% a Firenze e Bologna, il 30% a Padova. A Roma si sale al 32%, a Napoli con questa soglia di spesa la scelta si allarga al 63% dell’offerta cittadina mentre, nel resto d’Italia, la percentuale di alloggi accessibili sale al 67%.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi