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22 Aprile 2024

FRIMM al fianco del Centro Clinico NeMo per supportare la Ricerca

di red

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FRIMM ha partecipato alla cerimonia di consegna di un nuovo capnografo nell’area adulti del Centro Clinico NeMO di Roma, presso la Fondazione Policlinico A. Gemelli, una delle otto sedi del network nazionale dei Centri NeMO che si prende cura del respiro fragile di chi vive con SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

La consegna di questo strumento biomedicale, ancora poco usato nella pratica clinica ma di fondamentale importanza per monitorare in modo non invasivo la concentrazione di anidride carbonica nel sangue del paziente, si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di ICOMM Onlus “Nuovi strumenti per migliorare la qualità della vita degli ammalati di SLA”, grazie al contributo della Banca d’Italia, a cui si unisce il contributo di FRIMM, delle Associazioni “Tempi Moderni, Solidarietà ed Amicizia Claudio Caterini” e “Pesca Sportiva Lago di Vico” del Comune di Ronciglione.

La Sla può portare progressivamente ad una compromissione della funzione respiratoria sempre più importante e per questo la presa in carico clinica prevede un monitoraggio costante della capacità polmonare della persona, con l’obiettivo di intervenire in modo corretto nel momento in cui si rende necessario l’utilizzo della ventilazione assistita. Ed uno strumento come il capnografo può supportare il team multidisciplinare del Centro NeMO a determinare l’efficacia del trattamento di ventilazione assistiva o di fisioterapia respiratoria, contribuendo a ridurre il rischio di complicanze respiratorie potenzialmente fatali. 

“Il respiro è uno degli aspetti più delicati e importanti per la qualità di vita di chi vive una malattia degenerativa come la Sla – ha raccontato agli ospiti presenti il prof. Mario Sabatelli, direttore clinico del Centro –. Per questo motivo è estremamente importante intervenire con nuovi strumenti di monitoraggio per prevenire situazioni di acuzie. Con questo percorso possiamo migliorare gli interventi di assistenza respiratoria, aggiungendo la nuova tecnologia alle procedure invasive come il prelievo arterioso, con evidenti ricadute in termini di qualità del trattamento. Siamo grati a questa comunità solidale che ha compreso l’importanza di porre la persona e la sua qualità di vita al centro di un progetto di cura”.

Insieme agli operatori del NeMO, alla cerimonia di consegna avvenuta in reparto, erano presenti Ludovico Casaburi e Alessia Primavera, rispettivamente responsabile marketing e comunicazione e responsabile PR e ufficio stampa di FRIMM, che hanno portato il saluto istituzionale del presidente di FRIMM spa Roberto Barbato: “Questa donazione finalizzata a supportare la cura e la ricerca sulle malattie neuromuscolari, testimonia l’impegno costante di FRIMM nel campo sociale e riflette la nostra convinzione che i successi più significativi derivino da piccoli passi compiuti con determinazione. Riconosciamo nel Centro NeMO valori imprescindibili come la famiglia, l’appartenenza e la coesione sociale, gli stessi che guidano i nostri progetti immobiliari. È con profonda gratitudine che ci impegniamo a collaborare con il Centro NeMO, nell’auspicio di poter contribuire, anche se solo in parte, al raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi”.

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