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30 Ottobre 2023

Ipi, mercato immobiliare: calo degli investimenti nei primi 9 mesi 2023 del 65% sul 2022

di red

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Difficoltà di accesso al credito, aumento del costo del finanziamento e competizione dei titoli di Stato: sono questi i fattori che hanno maggiormente determinato, secondo l’Ipi, la contrazione del mercato degli investimenti nel settore immobiliare nei primi nove mesi del 2023.

Nonostante un quadro macroeconomico in miglioramento – si legge nel dossier appena presentato dalla società torinese –, il mercato ha segnato una diminuzione di circa il 65% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 67% rispetto alla media tendenziale quinquennale, con un risultato pari a 3,16 miliardi di euro. Per quanto riguarda il terzo trimestre, le operazioni hanno raccolto 1,072 miliardi, in linea con quanto rilevato nei primi due trimestri dell’anno.

Guardando i singoli comparti, quello della Logistica si conferma il più performante, con una raccolta di quasi 500 milioni di euro, che rappresentano oltre il 46% degli investimenti complessivi, localizzati principalmente nel Nord Italia. Si registra un aumento generalizzato dei canoni prime e dei rendimenti netti, che restano al di sopra del 5,25%, con un aumento di 25 bps rispetto al primo semestre.

Buoni risultati anche nel Living, con volumi di investimento nel trimestre pari a 165 milioni di euro, cioè il 15% del totale del periodo, per un totale di 455 milioni da inizio anno. Nel corso del trimestre l’84% dei capitali investiti si sono polarizzati su Milano con iniziative di sviluppo residenziale e di riqualificazione urbana, in prevalenza correlate al Build to Rent.

Il mercato Leisure, spinto dall’ottima ripresa dei flussi turistici, ha registrato volumi pari a circa 107 milioni di euro, per un totale di 387 milioni da inizio anno. Le operazioni più significative hanno riguardato le principali location turistiche del Centro Italia.

L’asset class Office, con 105 milioni di euro di compravendite per un totale di 552 milioni da inizio 2023, continua a evidenziare la fase di attendismo generale degli investitori verso il comparto. Milano e Roma hanno registrato rispettivamente nel periodo transazioni per circa 79 e 21 milioni di euro, mentre fra i restanti mercati regionali si conferma la buona performance di Napoli.

Nel corso del trimestre, il comparto Retail ha assorbito volumi pari a circa 94 milioni di euro, che porta il totale per i primi tre trimestri a 345 milioni, in crescita rispetto allo spesso periodo del 2022, grazie ad alcune operazioni che hanno riguardato la parte relativa ai centri commerciali localizzati in mercati regionali.

I restanti volumi investiti, pari a circa 100 milioni di euro, riguardano investimenti in immobili Mixed use, il comparto Healthcare e alcune operazioni più contenute nel comparto Alternative (principalmente centraline telefoniche).

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