Sono Intesa Sanpaolo, UniCredit e Bnl, le altre tre banche finanziatrici di Eur Spa, oltre al Monte dei Paschi, nei confronti delle quali la società controllata dal Tesoro e partecipata da Roma Capitale avanza in una causa davanti al Tribunale di Roma una richiesta di risarcimento complessiva da 57,7 milioni di euro.
A fare i nomi degli altri tre istituti coinvolti (Mps ha indicato i termini della causa nel fascicolo di bilancio 2023) è l'amministratore delegato di Eur spa, Angela Maria Cossellu, a margine di una conferenza stampa. Il petitum nei confronti delle quattro banche è superiore ai ricavi realizzati dalla società immobiliare lo scorso anno e pari a 42,7 milioni.
Eur spa ha chiuso il 2023 con un utile di 15,2 milioni, il migliore dal 2008. La vicenda risale al 2009 e, nel dettaglio, riguarda una serie di derivati siglati da Eur spa con le banche (un contratto di Interest rate swap, Irs, concluso nella primavera 2009, un successivo del luglio 2010 e altri contratti successivi). Derivati legati a un finanziamento per la realizzazione della 'Nuvola', il nuovo polo convegni realizzato dalla società nel quartiere Eur della capitale.
Lo scorso anno un tribunale italiano aveva dichiarato un difetto di giurisdizione nei confronti di un tribunale inglese ma a dicembre - secondo quanto ricostruito dal Monte dei Paschi nel bilancio - Eur Spa ha notificato il ricorso contro la sentenza di primo grado "contestando la decisione del Tribunale di Roma di rimettere la causa alla corte inglese riproponendo nella sostanza tutte le domande e le argomentazioni svolte in primo grado, in tal modo sollecitando una diversa decisione della Corte d'Appello di Roma".
