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23 Maggio 2018

Invimit, patrimonio decuplicato in tre anni a 1,2 mld

di G.I.

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Nell’ultimo triennio Invimit ha decuplicato il patrimonio gestito, passando da 120 milioni di euro a un miliardo 200 milioni di euro. Lo annunciano l’amministratore delegato Elisabetta Spitz e il presidente Massimo Ferrarese illustrando i risultati raggiunti da Invimit SGR negli ultimi tre anni.

“Attualmente - spiegano Spitz e Ferrarese - il patrimonio è costituito da 122 asset cielo a terra e 1283 unità immobiliari di proprietà dei suoi nove Fondi, cinque dei quali istituiti nell’ultimo triennio. Oggi - continuano il Presidente e l’Amministratore delegato – l’ammontare dei canoni del patrimonio locato supera i 27 milioni di euro, con un rendimento annuo del 4,33% rispetto al valore del patrimonio già a reddito e, in considerazione delle ulteriori acquisizioni deliberate e delle attività di gestione in corso, si è certi di raggiungere i 35 milioni di euro per la fine dell’anno”.

Nel corso dell’ultimo anno, sono state effettuate dismissioni per 48 milioni di euro e si punta ad ulteriori incassi per 60 milioni di euro entro il 2018.

Invimit SGR ha concluso 13 progetti urbanistici di rigenerazione del territorio, nelle più importanti aree metropolitane d’Italia, per quasi 600 mila metri quadrati nei quali, a breve, partiranno i cantieri e ha avviato altri 5 progetti che interessano ulteriori 400 mila metri quadrati.

“Le nostre attività, - dichiara l’Amministratore delegato Elisabetta Spitz - hanno consentito di realizzare l’obiettivo di portare in utile Invimit, raddoppiando in soli tre anni i ricavi”.

Centrato anche il primario obiettivo della riduzione del debito pubblico per oltre 450 milioni di euro: “La mia soddisfazione è ancora maggiore - ha sottolineato Ferrarese - perché con gli ultimi Fondi costituiti (fondo Valore Italia e fondo Silver) Invimit ha posto le basi per diventare protagonista assoluta nella realizzazione di nuove residenze per anziani e di edifici scolastici su tutto il territorio nazionale. I nostri obiettivi non sono soltanto quelli di raggiungere importanti risultati economici, ma anche di riuscire poi a incanalarli nella realizzazione di servizi utili alla collettività, ottenendo così un duplice risultato, per le casse dello Stato e per la qualità della vita dei cittadini”.

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