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22 Maggio 2020

Spagna: Banca centrale, con affitti incontrollati aumenta rischio esclusione sociale

di G.I.

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In Spagna, l'aumento eccessivo degli affitti negli ultimi anni, rispetto all'incremento del reddito da lavoro, limita significativamente la capacità di spesa delle famiglie, aumenta il rischio di esclusione sociale e ha potenziali implicazioni negative sull'incremento demografico in quanto i giovani formano le famiglie più tardi. E' quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della Banca di Spagna sul mercato immobiliare degli affitti tra il 2014 ed il 2019.

Dal 2011 al 2017, la percentuale di famiglie in affitto con un capofamiglia di età inferiore ai 35 anni è passata dal 24 per cento al 43 per cento, ed i nuclei familiari che hanno dovuto destinare più del 30 per cento del loro reddito al pagamento dell'affitto è passata dal 6 per cento al 14 per cento. Per limitare questo squilibrio, nelle conclusioni dello studio si richiede un intervento pubblico, in collaborazione con il settore privato, per aumentare il parco dei contratti di locazione (in particolare quello dedicato ai gruppi vulnerabili).

Un'altra misura suggerita è quella di fissare dei limiti ai prezzi individuando misure che aumentino la sicurezza giuridica dei proprietari. Infine, pur chiarendo che l'indagine risale a prima dell'epidemia di covid-19, i ricercatori suggeriscono che le misure eccezionali approvate per alleviare la situazione di molti inquilini - come le moratorie sui pagamenti, il prolungamento automatico dei contratti o la sospensione degli sfratti - sono efficaci a breve termine ma non oltre.

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