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6 Agosto 2017

Inchiesta Consip: Dopo Romeo tocca a Manutencoop

di Maurizio Cannone

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Non c’è pace per le aziende del Real Estate, sempre più alla ribalta delle cronache giudiziarie. Ora entra nell’inchiesta Consip anche Manutencoop, azienda di facility management degli immobili. Secondo le anticipazioni fornite da Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera e poi confermate, l’Anac, l’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone ha trasmesso alla Procure di Roma un fascicolo in cui ipotizza che l’appalto da 2,7 mld per la gestione dei servizi della pubblica amministrazione possa essere stato truccato.

C’è il fondato sospetto di un accordo di cartello fra tre imprese concorrenti per spartirsi i lotti principali escludendo così le altre aziende.

Roma è titolare dell’inchiesta che ha visto finire in carcere l’imprenditore Alfredo Romeo per corruzione, mentre Tiziano Renzi e Carlo Russo sono indagati per traffico di influenze illecite; nell’ambito della stessa indagine è coinvolto anche il ministro Luca Lotti.

Interessante la ricostruzione di Fiorenza Sarzanini:

L’indagine di Cantone viene avviata nel marzo scorso con una richiesta di trasmissione di atti alla Consip proprio per valutare l’esistenza di eventuali irregolarità nella procedura. Si scopre così che nell’elenco di chi ha presentato offerte ci sono le stesse aziende sanzionate dall’Antitrust per aver siglato un patto illecito nella gestione dei servizi di facility management per gli istituti di istruzione. È il famoso appalto «belle scuole» assegnato nel 2015 che per questo si è stati poi costretti ad annullare. La delibera dell’Antitrust era infatti perentoria: «Il consorzio Cns, Manutencoop, Kuadra spa e Roma Multiservizi spa hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza consistente in una pratica concordata avente la finalità di condizionare gli esiti della gara con Consip, attraverso l’eliminazione del reciproco confronto concorrenziale e la spartizione dei lotti da aggiudicarsi nel limite massimo fissato dalla legge».

Le sanzioni inflitte andavano dai 56 milioni di euro per l’assegnazione dei lotti maggiori a quasi 6 milioni di euro per quelli più piccoli. Su questo la Procura di Roma ha terminato qualche settimana fa gli accertamenti, ipotizzando il reato di turbativa d’asta, e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio degli amministratori delle ditte coinvolte.

Manutencoop, solo pochi giorni fa la riammissione

Solo pochi giorni fa, il 14 luglio 2017, avevamo dato conto della sentenza del Tar del Lazio favorevole a Manutencoop: “Il TAR del Lazio ha accolto l’istanza cautelare avanzata da Manutencoop Facility Management contro la delibera di Consip che il 16 giugno aveva disposto l’esclusione della società dalle gare per nuove convenzioni “Pulizia caserme'' e ''Pulizia di enti del servizio sanitario''.

 La decisione sul merito del ricorso amministrativo avanzato da Manutencoop Facility Management è stata rinviata all’udienza fissata per il prossimo 25 ottobre 2017”.

Ora torna tutto in discussione.

Fa male agli operatori rivedere oggi i comunicati associativi di settore, del settembre 2015, quando si magnificava di come Consip stesse proseguendo “i proficui colloqui con l’immobiliare”. Leggi qui.

 

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