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21 Novembre 2019

Sala, a Milano pronti 12-13 mld investimenti immobiliari già stanziati

di G.I.

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A Milano ci sono "12-13 miliardi di investimenti immobiliari già stanziati e pronti per essere utilizzati". Lo ha detto il sindaco Beppe Sala nel corso del suo intervenendo al convegno "L'intelligence per le imprese" organizzato dal Dipartimento Informazione e sicurezza della Presidenza del Consiglio.

L'obiettivo, spiega il primo cittadino, è quello di raggiungere uno "sviluppo armonioso" portando la città "in un ambiente sempre più internazionale, non subendo ma cavalcando l'innovazione". 

Investimenti che ovviamente non escludono il discorso del nuovo stadio di Milano. "Possiamo dirigere e gestire gli investimenti - ha sottolineato Sala - E io capisco perfettamente le societa` che puntano ad aumentare i ricavi da stadio, ma mi resta un dubbio. Si parla di stadio oppure di una operazione immobiliare che va molto al di la` dello stadio? Il Comune non sta offrendo poco, ma non posso nemmeno fare regali. Ho il dovere di tutelare l'interesse pubblico". Altro problema è il costo, dato che si parla di 600-700 milioni: "Il Wanda Metropolitano e` costato 270 milioni, il progetto dello stadio della Roma, che mi pare un super-stadio, e` da 350. Mi chiedo se non si possa fare qualcosa di piu` contenuto, mantenendo una seconda arena dedicata allo sport", ha continuato Sala.

Chiosa finale sulla possibilità che Milan e Inter possano decidere di costruire il nuovo San Siro a Sesto: "Non posso che pensare che sia qualcosa di estremamente sbagliato. La proprietà cinese dell'Inter, che ha fatto un investimento a lungo termine, passerebbe alla storia per essere quella che dopo cento anni ha trasferito lo stadio dei nerazzurri a Sesto. Ma se i club mi rispondono che li` gli regalano tutto, c’e` poco da fare".

Non si è fatta attendere la replica delle squadre milanesi. "La legge degli stadi, che è quella su cui è fondata la nostra domanda, prevede che al fianco ad iniziative per un nuovo stadio ci siano iniziative immobiliari. Per cui nulla di strano in tutto questo", ha dichiarato il presidente del Milan Paolo Scaroni.

L'ad dell'Inter Alessandro Antonello ha aggiunto:"Più che condizioni rigide, parlerei di punti da chiarire perchè ci sono alcuni aspetti che a oggi, nonostante le risposte che ci sono state date dall'amministrazione comunale, non sono ancora chiare. Ad oggi dalla delibera della Giunta comunale non abbiamo avuto chiarezza, forse di più oggi dall'intervista del Sindaco che non dagli scambi con l'amministrazione". "Rifunzionalizzazione può valere molte cose, a noi può andar bene così. Ma ci attendiamo che negli incontri che avremo con il Sindaco - ha dichiarato ancora Scaroni - questa parola venga riempita di contenuti. Perchè solo i contenuti ci diranno se la rifunzionalizzazione della delibera è compatibile con il nostro progetto sia dal punto di vista tecnico sportivo, che economico-finanziario. Non abbiamo mai chiuso le porte al dialogo, durante tutti questi mesi i club si sono sempre dimostrati disponibili. Hanno lavorato ai tavoli tecnici", ha ribadito l'ad nerazzurro Antonello.

"Uno o due mesi sono tempi ragionevoli. Ma certamente ci attendiamo un iter certo e chiaro, perchè abbiamo bisogno di prendere delle decisioni. Poi se dovessimo avere dei problemi, ci faremo venire delle altre idee", ha dichiarato Scaroni. "Ci sono due investitori privati che vogliono investire 1,2 miliardi per la città ma soprattutto per i nostri tifosi. Quando pensiamo ai nostri progetti, noi pensiamo soprattutto ai nostri tifosi che meritano uno Stadio all'altezza della città e dei nostri due club", ha concluso Antonello.

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