Sondaggio Bankitalia: mercato più dinamico per gli agenti immobiliari

Prezzi delle case sempre più bassi, ma numero delle compravendite in aumento.

Questi i trend emersi dal sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotto da Bankitalia sul quarto trimestre 2014.

Gli agenti immobiliari interpellati segnalano una diminuzione dei prezzi in salita dai 66 punti del terzo trimestre 2014 ai 67,6 punti del quarto trimestre.

Mentre la quota di operatori che hanno venduto almeno un'abitazione nel periodo di riferimento è salito dal 64,4 al 70.

In lieve aumento (dal 40,2% al 40,8%) la percentuale di compravendite che si chiudono con un ribasso, fra il 10 e il 20%, tra il prezzo pagato dall'acquirente rispetto a quello richiesto dal venditore.

Più deciso l'aumento delle compravendite (da 23,3 a 26) che si chiudono con un ribasso fra il 20 e il 30% fra il prezzo pagato dall'acquirente e quello richiesto dal venditore.

Scende invece (dal 7,1 al 5,1) la percentuale dei ribassi oltre il 30%.

In leggero aumento la quota di acquisti finanziati con un mutuo ipotecario, passato da 59,9 per cento a 60,7 per cento.

In questo contesto "cala il pessimismo degli operatori sulle prospettive a breve termine del proprio mercato - rileva Bankitalia - a fronte di giudizi meno sfavorevoli sulle tendenze dei prezzi e della domanda".

E' aumentata (seppur di poco, da 58,0 per cento a 60,4 per cento) la quota di operatori che segnalano la percezione dei prezzi di acquisto ancora troppo elevati, mentre è rimasta stabile quella di coloro che che registrano offerte troppo basse (53%).

Sul fronte degli affitti, infine, risulta in lieve aumento il numero delle agenzie che hanno segnalato una diminuzione dei canoni di locazione (a 53,2%, da 52,6 dell'indagine di ottobre, con un margine medio di sconto sui canoni rispetto alle richieste iniziali del locatore intorno al 7,5%).

E' cresciuta l'incidenza delle agenzie che si aspettano una stabilità dei canoni nel trimestre in corso (a 66,2 per cento, da 61,8 nella precedente rilevazione), a fronte di un 31,5% ne prospetta una diminuzione (da 37,1). 

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