6 Luglio 2014

Inzaghi, Uli: SCIA e permesso di costruire in aiuto alla ripresa

di Guido Inzaghi

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L'azione avviata dal Governo con il DL n. 90 del 24 giugno promuove la standardizzazione delle pratiche edilizie, cercando di superare la frammentazione localistica che affligge la stessa sicurezza delle transazioni immobiliari.

I moduli unici per tutti i comuni Italiani avviano il tentativo di unificare il lessico dell'edilizia, normalizzando gli eccessi prodotti nella materia del governo del territorio - in attesa della preannunciata riforma del titolo V della Costituzione - dall'attuale regionalismo spinto e dalla irrefrenabile tendenza della regolamentazione comunale (vero ostacolo della semplificazione nonostante gli sforzi governativi degli ultimi anni) a complicare la disciplina delle costruzioni con piani, programmi e regolamenti spesso cervellotici o "lunari" e comunque di difficile interpretazione.

E’ un percorso più culturale, di approccio (connesso alla volontà di improntare il rapporto col cittadino alla semplicità e alla stabilita piuttosto che alla pretesa di regolare tutti i possibili casi con architetture sofisticate), che giuridico e che potrebbe essere condotto attraverso meccanismi concreti come la modulistica unica, appunto, che ha già dato buona prova di sé ad esempio nella materia del commercio e nella gestione del condono edilizio.

Il progetto vuole forzare, consapevolmente o meno, l'ormai insostenibile eterogeneità della disciplina edilizia in modelli unici che dovrebbero sensibilizzare le autonomie locali ad adottare linguaggi e requisiti prestazionali uniformi e maggiormente comprensibili, in linea con le migliori pratiche internazionali.

I primi modelli per la SCIA edilizia e il permesso di costruire sono già stati condivisi con l'accordo cd. "Italia Semplice" siglato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Locali.

Seguiranno gli ulteriori moduli in materia. L’utilizzo di modelli unici su tutto il territorio nazionale garantirà la semplificazione nella presentazione delle pratiche e assicurerà pari di condizioni tra i professionisti.

Il progetto, per quanto ben indirizzato, non si manifesta di semplice attuazione. Ciascuno degli oltre 8.000 comuni italiani ai sensi dell'art. 31 della legge urbanistica nazionale del 1942 ha creato la propria disciplina regolamentare e i modelli delle dichiarazioni e delle domande edilizie in recepimento delle previsioni urbanistiche locali. In una prima fase, fino alla standardizzazione della disciplina edilizia sostanziale, l'istruttoria delle pratiche potrà dunque essere più difficile. Uno sforzo comune che vale comunque la pena affrontare.
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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi