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26 Marzo 2013

Inzaghi (Uli): Dismissioni pubbliche accelerate dal principio costituzionale di parità del bilancio

di Guido Inzaghi, presidente Urban land institute Italia

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La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico passa necessariamente per la modifica della destinazione urbanistica e d'uso rispettivamente dei piani regolatori e degli immobili.

Le procedure di variante possono ora avvalersi della nuova formulazione dell'art. 81 della Costituzione (derivante dalla legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale”), per cui: “Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico”.

La norma consente di disciplinare per legge statale (senza il passare dalle previsioni regionali) le procedure di variante urbanistica che siano dirette alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e finalizzate alla riduzione del debito.

Per questa via si supera il giudizio di incostituzionalità riconosciuto dalla Consulta (sentenza n. 340 del 16 dicembre 2009, depositata il 30 dicembre 2009) all'articolo 58 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008 n. 133. La sentenza risale infatti a un momento in cui il nuovo articolo 81 non aveva ancora visto la luce.

L'articolo 58 del Decreto legge 112/2008 riconosceva la possibilità di variare la disciplina urbanistica dei suoli mediante una delibera secca del consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio locale".


L'osservazione è di particolare interesse anche per le recenti iniziative dell'Agenzia del demanio, tra cui il progetto “ValorePaese - Affidiamo valore”, che ha l’obiettivo di incrementare il valore economico e sociale dei beni e promuovere lo sviluppo dei territori.

Attraverso lo strumento della concessione/locazione, l’Agenzia del demanio intende attuare una strategia di valorizzazione degli immobili dello Stato che coinvolga direttamente i privati nella gestione e progettazione dell’attività di riqualificazione dei beni.

Si ricorda che la concessione/locazione è stata introdotta dall’articolo 3 bis del Dl n. 351 del 25 settembre 2001 (convertito, con modifiche, dall’articolo 1 della legge n. 410 del 23 novembre 2001) e consente di dare in affitto a privati ed enti locali beni per un periodo minimo di 6 anni fino ad un massimo di 50, percependo un canone di locazione per tutta la durata della concessione stessa.

Questo strumento garantisce interventi di riqualificazione e riconversione attraverso l’introduzione di nuove funzioni per gli immobili.


In quest’ottica, si prevede ora la possibilità per il privato di presentare un’offerta libera di canone di locazione/concessione e una proposta progettuale di valorizzazione del bene.

E’ rimessa all’operatore del mercato anche la proposta della durata della concessione/locazione, sulla base dell’operazione che intende avviare e tenendo conto del periodo previsto per rientrare dell’investimento.


Per l'iniziativa "Affidiamo valore" sono già pubblicati i bandi per l'assegnazione dei beni disponibili nelle regioni Lombardia, Puglia, Basilicata, Toscana Umbria e Veneto al link www.agenziademanio.it/export/demanio/ValorePaese/BandiGareAffidiamoValore.htm

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi