Sulla scuola ''passeremo subito ai fatti: il tema dell'edilizia scolastica è stato fortemente potenziato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi con un grande progetto, che è il piano nazionale, su cui i comuni dovranno indicare ciascuno almeno un intervento urgente e importante da realizzare nei prossimi mesi''.
Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in attesa del Cdm che dovrà svelare in cosa e in quanto consistono i piani del governo (in tema di edilizia scolastica, ma non solo) per ora solo fumosamente annunciati.
Al momento, ha aggiunto, ''c'è un'attività, c'è un fondo nazionale per l'edilizia, c'è uno stanziamento; ci sono 150 comuni che hanno già un progetto affidato, che hanno già i fondi disponibili, e altri che si aggiungeranno adesso: il tema è diventato centro della agenda pubblica''.
Quanto al tema della cosiddetta anagrafe scolastica, ''se si vuol dire quale è il quadro si deve entrare con calma all'interno dei dati disponibili – ha affermato il ministro - arriveremo presto ad avere un quadro nazionale''.
''Se si fa, come faremo - ha affermato il ministro - un piano nazionale in cui 8mila comuni dovranno segnalare al ministero nei prossimi due mesi le priorità, si deve aspettare che i sindaci rispondano alla lettera del presidente del Consiglio e non mi pare strano che non sia già avvenuto in maniera esaustiva in questi 3-4 giorni''.
Intanto sul tema del questionario inviato dalla presidenza del consiglio ai sindaci affinché indichino quali sono i problemi reali inerenti l'edilizia scolastica si è già scatenata una piccola polemica, che per la verità pare parecchio strumentale più che concreta.
Il Codacons ha infatti minacciato un esposto contro Renzi in quanto i dati in questione esisterebbero già.
Secondo l'associazione di consumatori, quindi, l'iniziativa del premier sarebbe un'inutile duplicazione con spreco di risorse.
