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21 Dicembre 2023

Progetto CMR: presentata in Comune a Milano la proposta di ERP Rigenerare la città

di red

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È stata presentata a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la proposta metodologica “Rigenerare la città”, per la rigenerazione urbana, sociale e ambientale del quartiere San Siro, a partire da Piazza Selinunte, realizzata dall’architetto Massimo Roj, fondatore e CEO di Progetto CMR, insieme all’ingegner Gianni Verga, all’avvocato Antonio Belvedere dello studio Belvedere Inzaghi & Partners, e a Fabio Bandirali.

Appena protocollata per la seconda volta, la proposta è ora anche sulle scrivanie dei vertici di Aler, l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale. Qualche settimana fa era giunta nelle mani del sindaco della città, Bele Sala, e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Lo Studio consiste in un modello di sviluppo dei quartieri di edilizia popolare nelle città italiane basato sulla partnership pubblico-privato, che garantisce la possibilità di rinnovare l’edilizia popolare esistente a costo  zero per l’Amministrazione Pubblica, mantenendo i residenti nello stesso quartiere.

Lo studio individua nel mix tra edilizia libera e popolare la chiave di volta per il rinnovamento dei quartieri ERP e pone come caso di studio il quartiere San Siro di Milano. Qui sono presenti attualmente 330.000 mq di edilizia popolare. Con un processo virtuoso di demolizioni e costruzioni si potrà dare luogo alla stessa quantità di alloggi popolari da destinare gradualmente alla popolazione esistente, aprendo anche a un’edilizia libera a cui sommare i servizi: scuole, ospedali, uffici, palestre, centri sportivi, spazi culturali, giardini-parchi.

L’obiettivo è creare una città più inclusiva, dove tutti possano convivere, innescando un processo virtuoso di integrazione che mette al riparo dall’effetto “ghetto”.

Ecco i punti della proposta: 

-la popolazione residente viene accomodata in edifici nuovi, situati nello stesso quartiere;

-il nuovo quartiere sarà caratterizzato da edifici mixed-use (residenziale, commerciale, terziario) in modo da garantire una buona mixité sociale, anche grazie alla presenza di residenze temporanee, studentati, residenze per la terza età;

-il consumo di suolo è pari a zero, inoltre 1/3 dell’insediamento è destinato a verde pubblico;

-il processo urbanistico-edilizio è guidato dal principio della densificazione, sebbene nel rispetto della media della città di Milano;

-il soggetto pubblico governa l’impostazione e controlla il processo; il soggetto privato opera negli ambiti definiti dal pubblico;

-il processo si sviluppa in tre fasi: il soggetto pubblico sottoscrive il protocollo d’intesa per la redazione del masterplan ed eventuale ratifica in Consiglio comunale l’accordo di programma; successivamente, l’amministrazione interessata seleziona gli operatori privati, adottano il piano attuativo, e conferisce i titoli abilitativi; infine, gli operatori privati sviluppano gli interventi e compensano le amministrazioni;

-i piani terreni degli edifici sono destinati ai servizi secondo quanto predisposto dal PGT: da quelli dedicati al welfare e alla sanità, fino agli spazi per la cultura, per l’associazionismo, e ai negozi di quartiere e di vicinato;

-il processo di rigenerazione va verso la sostenibilità e l’autonomia energetica del patrimonio edilizio grazie all’uso di impianti fotovoltaici e geotermici, di pareti con captazione di energia;

-San Siro diventa smart grazie a un processo di digitalizzazione che investe sia gli edifici sia il quartiere; 

-il quartiere diventa interamente pedonale con accesso garantito ai mezzi di servizio e di soccorso;

-un processo partecipativo e di accompagnamento sociale segue gli abitanti in tutte le fasi del progetto;

-il progetto prevede l’insediamento delle così dette “funzioni rare”: università, spazi museali e laboratori per artisti e artigiani.

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