La modalità di assistenza al cliente da parte dell’avvocato, nonché dello studio legale, ha subito, nel tempo, un'evoluzione. Da un lato è cambiata la richiesta del cliente, dall’altro sono mutate le esigenze del mercato.
In ambito di diritto immobiliare, la pandemia ha comportato un rallentamento di quelle operazioni immobiliari complesse e strutturate. In un primo momento, il cliente ha richiesto sempre più assistenza per il singolo contratto, volta a conservare e tutelare la propria situazione.
Pian piano, il mercato si è ripreso e gli operatori hanno ricominciato a guardare agli investimenti immobiliari; questo interesse rinnovato ha portato anche studi legali senza una forte esperienza nel mondo del real estate a provare a lanciarsi in questo settore.
Il mercato immobiliare sta vivendo un momento positivo ma non si può escludere che, a un certo punto, questa crescita rallenti. Ci si potrebbe domandare, allora, se gli studi legali che non hanno una consolidata esperienza in ambito real estate possano continuare a far fronte alle richieste del cliente, oppure se il cliente tornerà a richiedere assistenza a quegli studi che, al contrario, hanno una comprovata esperienza nel settore.
Monitorimmobiliare ha approfondito l’argomento con Sara Poetto, Partner di Dentons: “Gli studi strutturati hanno la possibilità di assistere il cliente con un approccio proattivo, aiutandolo a 360 gradi nella struttura, nell'organizzazione, nell'esecuzione e nel completamento di un’operazione così che possa avere al proprio fianco non solo un legale ma un business partner”.
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