Nella seconda parte del 2023, le compravendite dei negozi hanno registrato un aumento del 5,5%. Gli uffici sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre per i capannoni si è osservato un lieve calo del 3,6%. Il mercato immobiliare commerciale e industriale offre opportunità di acquisto con margini di trattativa interessanti, soprattutto per le tipologie usate che necessitano di interventi di riqualificazione o che si trovano in posizioni secondarie.
Nel segmento degli uffici, l'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa segnala una scontistica media del 10,5%. Questa percentuale è meno marcata rispetto a quella registrata per altre tipologie immobiliari. Negli ultimi tempi, c'è un maggiore interesse per gli uffici: ad acquistarli sono investitori che desiderano fare un cambio d'uso in residenziale e, in minor parte, professionisti con un'attività solida alle spalle che decidono di acquistare l'immobile. Per le nuove costruzioni lo sconto medio si riduce.
Il comparto dei capannoni è vivace grazie all'esplosione della logistica e alla ricerca di spazi da parte di aziende di produzione che stanno acquistando. Tuttavia, a questa domanda elevata non corrisponde un'offerta altrettanto ampia, soprattutto per quanto riguarda le nuove costruzioni. Nella maggioranza dei casi ci si rivolge agli immobili usati e in posizioni non prime. Per questo motivo il gap tra prezzo richiesto e prezzo finale a cui avviene la compravendita è pari all'11,3%.
Uno sconto del 14%, in fase di trattativa, si registra sui negozi dove gli acquirenti sono prevalentemente investitori alla ricerca di un asset che possa garantire rendimenti annui lordi intorno al 10%. La possibilità di trattare il prezzo sta portando molti alla ricerca di occasioni. Anche sui negozi, se possibile, si realizzano cambi d'uso in residenziale.
Sui laboratori la scontistica si aggira intorno al 13,6%: sono acquistati da imprenditori per svolgere attività artigianali.