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09 Maggio 2025
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08 Maggio 2025
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Anche se molti commentatori e media tradizionali, scoppiata la pandemia, si sono affrettati a dichiarare la morte del lavoro in ufficio, la realtà sembra sempre più essere diversa. Tre delle cinque FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix and Google) hanno concluso leasing per uffici in metropoli globali, nonostante tutte e cinque avessero affermato nei mesi scorsi che avrebbero permesso ai loro impiegati di lavorare da casa per sempre. Particolarmente importante il contratto di locazione di Facebook, con una superficie totale di circa 68,000 metri quadrati di spazi per uffici a New York.
È indubbio che il 2021 sarà un anno difficile per il settore degli uffici. Le precarie condizioni del mondo del lavoro intaccheranno negativamente la domanda di uffici e le prospettive di crescita dei canoni degli affitti; tuttavia rimaniamo ottimisti per il lungo periodo, poiché la collaborazione in ufficio è parte integrante della produttività, della creatività e della cultura aziendale.
La pandemia ha accelerato il passaggio verso lo smart working, ma gli uffici in quanto luogo fisico sono qui per restare. La maggior parte degli impiegati vuole lavorare in ufficio, anche solo pochi giorni a settimana, poiché è funzionale per l'interazione sociale, facilita la collaborazione faccia a faccia e migliora lo scambio di idee.
Infatti, una recente ricerca ha rivelato che il 46% degli impiegati del Regno Unito vuole distribuire il lavoro tra casa e ufficio, mentre il 30% pianifica di ritornare ai canonici 5 giorni a settimana in ufficio. Similmente, anche il 62% degli impiegati di Google si è detta interessata ad un parziale ritorno in ufficio, che suggerisce un nuovo approccio di lavoro “misto”. Lavorare in ufficio e da casa sono sempre più visti come due opzioni complementari, piuttosto che opposte.
Dal punto di vista delle aziende, è probabile che il bisogno di maggiore flessibilità diventerà sempre più forte, caratteristica che interessa sempre di più l’intero mercato immobiliare. Per esempio, è probabile che diverranno sempre più comuni i contratti di locazione dalla durata ridotta o con opzioni di risoluzione anticipate. Il maggior carico di lavoro per la gestione degli immobili farà aumentare i costi, tuttavia la maggior flessibilità degli occupanti potrebbe limitare le ricadute sugli affitti e quindi sui prezzi.
È probabile dopo il Covid-19, i datori di lavoro inizieranno a dare sempre più importanza sulla qualità dell’ambiente d’ufficio, per esempio maggior spazio personale per ogni dipendente e più aree breakout. Questo porterà probabilmente il tema della responsabilità aziendale ad assumere un ruolo ancora più importante. Se le tematiche ESG tendevano a focalizzarsi prevalentemente sui fattori ambientali (ovvero la “E”), crediamo che anche le questioni legate alla “S”, ovvero all’impatto sociale, stanno diventando sempre più importanti per gli investitori.
Le aziende tendono a cercare uffici in aree che offrano buoni collegamenti coi trasporti, con spirito imprenditoriale e dove le università formano forza lavoro ben istruita, il che rafforza i vantaggi delle aree centrali. Inoltre, se gli impiegati devono lavorare meno giorni in ufficio, è probabile che preferiscano luoghi che offrono un maggior numero di servizi e di svaghi. Pertanto, riteniamo che gli uffici situati nei Central Business District (CBD) dovrebbero continuare a rappresentare un pilastro di qualunque portafoglio immobiliare diversificato.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: MIND, Milano continua a correre (Video); LCA: Borsa di Vienna, str
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