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Il mercato della progettazione a maggio si mantiene su valori alti. Il mese scorso sono state bandite 249 gare con un valore di 54,7 milioni: rispetto ad aprile il numero sale del 36,8% e il valore del 5,4%. Il confronto con maggio 2018 vede il numero crescere del 25,1% e il valore del 162,9% (da considerare che a maggio si è raggiunto il valore più basso del 2018). I dati dei primi cinque mesi 2019 forniti dall'Osservatorio Oice/Informatel, sempre per la sola progettazione, mostrano il valore ancora in forte crescita: nei cinque mesi le gare sono state 1.113 (292 soprasoglia) per un valore di 289,2 milioni (247,8 sopra soglia), il valore cresce del 42,4%, ma il numero cala del 15,9%.
L'andamento positivo del mercato è dovuto ai bandi sopra soglia che crescono del 37,7% per le gare e dell'83,7% nel valore, mentre i bandi sotto soglia crollano (-26,1% per gli avvisi e -31,8% per gli importi). Anche il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura è in crescita nel valore: sono state infatti bandite 2.164 gare per un importo totale di 545,5 milioni che, confrontati con i primi cinque mesi del 2018, mostrano un calo del 3,7% nel numero (positivo a +45,1% il sopra soglia) ma una crescita del 61,9% nel valore.
Gabriele Scicolone, presidente Oice: "La crescita del valore messo in gara è sostenuta dai bandi di maggiore importo, ma ci preoccupa sempre più il calo dei bandi di medio e piccolo valore e la riduzione complessiva del 16% nei primi cinque mesi del numero delle gare. Tutto ciò è avvenuto in coincidenza con l'annuncio del varo della riforma organica del codice e delle modifiche del decreto- legge sbloccacantieri, finalmente approvato, ma che lascia aperta una fase di ulteriore lavoro normativo che temiamo possa rallentare ancora di più il mercato. Occorre quindi rapidamente arrivare alla definizione del regolamento che sostituirà le linee guida Anac n. 1 che molto abbiamo apprezzato e i decreti ministeriali che ci riguardano: su questo siamo pronti a dare il nostro contributo perchè si faccia presto. Per il resto siamo soddisfatti che il decreto 32, nel testo definitivo, contenga alcuni punti fortemente voluti fra cui l'anticipazione contrattuale del 20% anche per i servizi e l'obbligo del pagamento diretto del progettista nell'appalto integrato; pur non credendo che l'appalto integrato possa essere la risposta giusta".
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Alternatives: i nuovi strumenti a disposizione degli inves
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