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25 Giugno 2021

Tinacci, Casavo: il mercato immobiliare corre più di prima

di red

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In un settore in continua evoluzione, in cui le esigenze di acquirenti e venditori stanno cambiando, la tecnologia ha un peso sempre maggiore. Come sta rispondendo il mercato delle compravendite immobiliari residenziali?
 
Ne abbiamo parlato con Giorgio Tinacci, Ceo and Founder di Casavo che ci ha illustrato il loro modello di business.
 
 
Come cambia il mercato immobiliare
 
Dal nostro punto di vista il mercato immobiliare, nello specifico il settore residenziale, nel quale operiamo come Casavo, è in forte espansione.
 
Nel quarto trimestre del 2020 i volumi delle compravendite residenziali hanno registrato una crescita di quasi il 9% su tutto il territorio nazionale, sia all'interno sia al di fuori dei capoluoghi di provincia.
 
Come  Casavo, nel primo trimestre 2021 abbiamo registrato dei volumi di vendita pari al 50% di tutto il 2020: siamo sicuramente in una fase espansiva. Dal nostro punto di vista, questo è  probabilmente legato a una serie di fattori che son cambiati nel contesto pandemico e post-pandemico. Il risparmio privato delle famiglie italiane in media è aumentato, è cresciuta la liquidità e la disponibilità sui conti correnti; è continuata a esserci una forte disponibilità da un punto di vista creditizio, gli istituti di credito hanno continuato a erogare mutui a basso costo, in connessione alle politiche monetarie della Banca Centrale Europea; le persone si sono trovate ad abitare per più tempo all'interno dei propri spazi abitativi, di conseguenza sono cambiate anche le esigenze. Tutto questo ha fatto crescere la domanda a uso abitativo, più che a uso investimento, soprattutto legata al cambio casa.
 
Ci aspettiamo un aumento dei prezzi, in particolare in ambito metropolitano, che è quello che conosciamo meglio come Casavo.
 
 
Comprare, riqualificare, vendere. Il modello Casavo
 
Casavo si propone di offrire un servizio alternativo di vendita. Se una persona vuole vendere la propria casa sa che, bene o male, il processo di compravendita tradizionale è tendenzialmente intermediato. Dando mandato a un'agenzia si va incontro a un processo molto lungo, per quanto il mercato possa essere attivo, a causa di una serie di inefficienze. È un processo complesso da gestire per le persone che non lo fanno di mestiere e genera incertezza e stress perché, essendoci poca trasparenza informativa, il consumatore non sa a che cifra e quando venderà la propria casa.
 
Quello che facciamo noi come Casavo è trovare una soluzione al problema della vendita della casa cambiando il paradigma: non c'è più la necessità di trovare l'acquirente finale perché è Casavo stesso, come piattaforma, che si offre di acquistare direttamente l'immobile. Lo facciamo grazie alla tecnologia di valutazione immobiliare che abbiamo sviluppato in modo proprietario internamente, che ci consente di essere accurati nel valutare il prezzo dell'immobile. Questo ci permette  di automatizzare il processo in modo da poter acquistare molto velocemente gli immobili su cui facciamo delle offerte. Il venditore esce di scena, noi ristrutturiamo l'immobile più o meno estensivamente a seconda delle caratteristiche che presenta e troviamo l'acquirente finale.
 
Questo è il modello da cui siamo partiti ed è rimasto più o meno sempre lo stesso: nasce quando ho fondato l'azienda alla fine del 2017, dopo aver osservato l'esperienza di piattaforme americane di questo tipo. All'epoca non c'era nessuna piattaforma simile in Italia. La mia tesi come imprenditore era che questo modello avesse molto più senso  in Europa rispetto agli Stati Uniti perché il livello di trasparenza informativa qui è ancora più basso nel settore residenziale, perché stiamo parlando di un patrimonio sostanzialmente di proprietà di famiglie private e molto vecchio, che ha necessità di essere riqualificato.
 
Un modello di business come il nostro è stato sicuramente agevolato dalla pandemia per tre motivi. Innanzitutto, le persone in un momento di incertezza di mercato avevano bisogno di certezze: questo modello di business crea trasparenza informativa. Sostanzialmente semplifica in modo drastico un processo che altrimenti può generare stress e incertezze nel consumatore. Il secondo motivo è che lo facciamo utilizzando la tecnologia e quindi riducendo al minimo il livello di interazione umana, mentre in media ci vogliono circa 20 visite da parte di acquirenti finali per poter vendere la propria casa. Con Casavo viene fatta soltanto una visita, anche da remoto. Abbiamo quindi ridotto il livello di interazione umana e fisica al minimo. Abbiamo infine osservato come la domanda residenziale ponga sempre più l’accento sulla qualità degli spazi abitativi. Vivendo molto di più la casa, l’attenzione a quella che è la qualità dei propri spazi è aumentata, motivo per cui è cresciuta la domanda di tutto quello che riguarda il nuovo e tutti gli immobili ristrutturati hanno registrato una crescita di prezzo.
 
Quello che facciamo noi è riqualificare in modo industriale gli immobili su cui lavoriamo e offrire all'acquirente un prodotto che sia in linea con le sue esigenze.
 
 
 
Le prospettive post pandemia
 
La tecnologia continuerà a ricoprire un ruolo sempre più rilevante all'interno del settore immobiliare. Quando siamo partiti nel 2017 abbiamo osservato che il livello di digitalizzazione del settore immobiliare era - ed è tutt'oggi -molto basso.
 
Più dell'80% dei consumatori che decidono di acquistare la propria casa parte da un canale online, questo è il lavoro incredibile che sono riusciti a fare le piattaforme di annunci come Immobiliare.it, Idealista e Casa.it negli ultimi cinque-dieci anni. È stato digitalizzato il processo di ricerca e di acquisto di un immobile, ma nessuno è mai riuscito a costruire una tecnologia che potesse coprire tutto l'arco della compravendita residenziale partendo dal momento iniziale, ovvero quello della decisione di vendere il proprio immobile.
Quello che stiamo cercando di fare con Casavo è contribuire alla digitalizzazione di tutto l’iter relativo alla compravendita residenziale. La tecnologia avrà un ruolo importante, ci saranno tanti attori  che potranno contribuire da questo punto di vista. Noi siamo uno di questi. Stiamo vedendo molto fermento e molto dinamismo, sia da parte di nuove aziende come noi, quindi start up tecnologiche, sia da parte di operatori tradizionali che hanno saputo utilizzare i canali digitali e la tecnologia nel giusto modo.
 
Crediamo, allo stesso tempo, che per un momento così importante nella vita di una persona, sia che si tratti di vendere la propria casa, sia di acquistarne una, il processo richieda molto supporto relazionale. Non crediamo che si andrà quindi incontro a una disintermediazione del settore. Personalmente credo ci sarà sempre più intermediazione ma che sarà diversa. La tecnologia è un ottimo strumento che tutti gli operatori dovranno adottare nei prossimi anni per evolvere il tipo di servizio e andare incontro ai nuovi bisogni del mercato.
 

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