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28 Novembre 2019

Terremoto, via libera dalla Camera. Ecco cosa c'è nel dl

di G.I.

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L'Aula della Camera ha approvato il decreto legge con le misure urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori dell'Italia centrale colpiti da eventi sismici. Il testo ha ottenuto 281 voti favorevoli e nessun contrario e passa ora all'esame del Senato (deve essere convertito in legge entro il 23 dicembre).

Il provvedimento proroga fino al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza nei territori dell'Italia centrali colpiti dal sisma del 2016 (in scadenza il 31 dicembre 2019) e introduce una serie di semplificazioni amministrative relative alla ricostruzione e allo smaltimento delle macerie.

Vengono poi estese ai Comuni del cosiddetto 'cratere' le agevolazioni del pacchetto 'Resto al Sud', mentre le imprese agricole potranno accedere ai benefici finalizzati al ricambio generazionale previste dal Dlgs del 2000. 

Nello specifico, tra le misure principali la cosiddetta busta paga pesante (le ritenute fiscali, i contributi previdenziali e assistenziali nonchè i premi per l'assicurazione obbligatoria) dei terremotati del Centro Italia viene abbattuta del 60%. Il restante 40% potrà essere rateizzato in 10 anni. Per chi ha scelto, invece, di non percepire la busta paga pesante sarà emanata una circolare dell'Inps che conterrà le modalità per avere il rimborso del 60% di quanto versato.

Ci sono poi l'eliminazione dell'Imu sugli immobili inagibili, che vengono anche esclusi dal computo per l'Isee; l'estensione della misura 'Resto al sud' alle zone del cratere con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per attività imprenditoriali under 46, ma senza limiti di età per i Comuni maggiormente colpiti; contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero in favore delle imprese agricole nei Comuni del cratere; l'accelerazione delle pratiche per la ricostruzione privata attraverso autocertificazione dei professionisti e, novità, l'istituzione di programmi regionali straordinari di ricostruzione per i territori maggiormente colpiti; le anticipazioni del 50% dei compensi dei professionisti e costituzione di un fondo di rotazione; la proroga dei mutui degli enti locali fino al 2021 e possibilità per i piccoli Comuni di scegliere segretari di classe superiore. Il provvedimento destina poi 27 milioni di euro per interventi straordinari fino ad un massimo di 200 mila euro nei Comuni terremotati fino a 30 mila abitanti; 50 milioni di euro per lo sviluppo economico e imprenditoriale del territori colpiti per contratti di sviluppo volti a adeguare, riqualificare e sviluppare aree di localizzazione produttiva, per attività e programmi di promozione turistica e culturale, attività di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione, per interventi per il sostegno delle attività imprenditoriali, interventi per l'accesso al credito anche per piccole e micro imprese, interventi di connettività anche attraverso la banda larga.

Viene esteso il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per ulteriori 3 anni, comprese le imprese dell'agroalimentare per importi garantiti fino a 2,5 milioni.

Il Dl ammette poi il subappalto tra i privati. E ancora tassazione Irpef agevolata al 7% per i titolari di pensione erogata da soggetti esteri che trasferiscano la propria residenza nei Comuni del cratere con meno di 3.000 abitanti e delega alle Regioni per redigere un programma di incentivazioni per chi trasferisce in quei Comuni la propria residenza.
 

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