Ultime notizie

12 Maggio 2022

Roma, metro B1 pericolosa: il tribunale condanna Webuild

di red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Rimediare ai difetti di costruzione della linea B1 in tre mesi o, in caso contrario, versare 1,1 milioni di euro a Roma Metropolitane. Questo il risultato della sentenza che condanna Webuild, società nata nel 2014 dall’incorporazione di Salini in Impregilo, responsabile, secondo il tribunale, dei disagi legati alla linea B1 a Roma.

Perdite d’acqua preoccupanti, infiltrazioni piovane, distacco dei rivestimenti, blocchi ad ascensori e a scale mobili; guai che si ripetono da 10 anni e che il tribunale, come riportato da La Repubblica, ha imputato ai costruttori dell’opera.

I primi problemi legati alla linea B1 risalgono ad anni fa. 

Nel 2004 il Comune di Roma affidò all’impresa i lavori di costruzione della metropolitana B1 per circa 350 milioni di euro. Il progetto originario finì sotto la supervisione di Roma Metropolitane, partecipata che si occupa della realizzazione delle infrastrutture della mobilità per il Comune.

I problemi della tratta della metropolitana, già emersi nel momento in cui furono avviati i collaudi, si presentarono nella loro gravità a partire dal 2013, quando si riscontrarono le prime perdite d’acqua e la commissione di collaudo impose alcuni interventi al costruttore. 

Nonostante gli inviti a sistemare le anomalie, la situazione peggiorò. Nel 2016 l’Atac scrisse a Roma Metropolitane per la "presenza non più circostanziata, ma diffusa, di infiltrazioni, percolazioni e distacchi/ rotture dei rivestimenti murali in grado di compromettere la fruizione in sicurezza dell'infrastruttura": Roma Metropolitane decise di denunciare i costruttori.

Dopo lunghe perizie, Webuild è stata ritenuta  colpevole di negligenza. 

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi