23 Luglio 2020

Owen: Schroders Real Estate cresce anche in Asia

di red

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Dopo la pandemia, sperando che sia passata l’emergenza, il mondo sarà diverso. E’ già diverso, non fosse altro per l’incertezza legata all’andamento dell’economia, incognite che riguardano anche il real estate. Gli investitori in questo clima d’incertezza devono decidere in quali aree geografiche investire, in quali tipologie di immobili, con quale orizzonte temporale. Abbiamo girato le domande a Duncan Owen, Global Head of Real Estate di Schroders.

Il real estate è per natura un investimento con un orizzonte temporale lungo. Nonostante le sfide attuali, riteniamo che ora più che mai sia importante guardare oltre il breve e medio termine: occorre focalizzarsi sul potenziale di lungo periodo che l’immobiliare offre come asset class nel complesso, in termini di rendimenti aggiustati per il rischio costanti, affidabili e interessanti.

Schroders gestisce fondi real estate dal 1971 e attualmente ha 19,2 miliardi di euro in  asset immobiliari gestiti. La maggior parte dei suoi fondi immobiliari sono strumenti di investimento riservati.

Sul real estate l’azienda sta puntando molto.

Ha di recente annunciato l’acquisizione della quota di maggioranza di Pamfleet, gestore di investimenti immobiliari “value-add” a Hong Kong, Shanghai e Singapore.

In linea con l’obiettivo di Schroders di posizionarsi come leader nei Private Asset, l’acquisizione di Pamfleet in Asia va a rafforzare ulteriormente le competenze del Gruppo in questo segmento e nel Real Estate. La nostra strategia è proprio quella di sviluppare il business immobiliare sia tramite acquisizioni selettive sia attraverso la crescita organica di questa divisione.

La nostra filosofia nel real estate è basata su chiari principi volti a investire su fondamentali solidi e a gestire in modo attivo i portafogli immobiliari.

Il nostro approccio si basa sull’attività di ricerca, allo scopo di individuare trend e temi d’investimento in location e asset che meglio si prestano al lungo termine. Di conseguenza, i nostri portafogli sono localizzati nelle cosiddette ‘città vincenti’ e nelle regioni meglio posizionate per trarre beneficio da tali trend.

Non appena sarà completata l’acquisizione, la società verrà rinominata Schroder Pamfleet. Tutti e tre gli uffici di Hong Kong, Shanghai e Singapore continueranno a essere operativi e l’intero team resterà all’interno dell’organizzazione.

Allo stesso modo, non avverranno cambiamenti a livello di gestione dei fondi attuali di Pamfleet, se non che i team di investimento otterranno accesso alle più ampie capability di investimento e alla rete di distribuzione del Gruppo Schroders.

Crediamo che tra le nostre due società esistano forti affinità a livello di cultura aziendale: condividiamo il focus sul cliente e l’impegno a ottenere performance di investimento eccellenti. Siamo entusiasti di poter lavorare con un team di qualità così elevata e realmente specializzato nel campo.

L’operazione rafforza le capability di Schroders nei Private Asset e nel Real Estate, e rappresenta l’ultima di una serie di acquisizioni strategiche, come quella di Blue Asset Management, specialista nell’immobiliare ‘value-add’ basato a Monaco, e Algonquin, leader paneuropeo nella gestione ‘value-add’ di hotel.

Un altro punto di forza dell’acquisizione di Pamfleet consiste nell’ampliare la nostra expertise settoriale e la copertura geografica in mercati immobiliari asiatici in rapida crescita, che sono di forte attrattiva per la clientela istituzionale di Schroders. Ad esempio, Hong Kong è una delle principali “città globali”: la consideriamo come la New York asiatica ed è anche la porta di accesso alla Cina, verso la quale abbiamo un outlook economico positivo.

Il business di Private Asset di Schroders è cresciuto rapidamente nel corso degli ultimi anni. Dato il focus strategico su quest’area, il Gruppo ha intenzione di accelerare ulteriormente lo sviluppo del business immobiliare. 

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi