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1 Dicembre 2022

Milano-Cortina 2026: due anni di ritardo, si corre per realizzare le opere olimpiche

di E.I.

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Tra le difficoltà a reperire i materiali di costruzione e i ritardi legati ai ricorsi, per realizzare in tempo tutte le opere previste per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 ora si deve correre. In alcuni casi il ritardo accumulato è già di due anni. Per presentarsi puntuali all’appuntamento del 6 febbraio 2026, giorno dell’inaugurazione dei Giochi, è quindi necessario accelerare il passo.

I lavori per la costruzione dell'Arena Santa Giulia sarebbero dovuti iniziare a gennaio 2021 per concludersi a dicembre 2023, ma il loro inizio è oggi previsto per il primo trimestre del prossimo anno. La consegna del palazzetto che ospiterà le gare di hockey maschile dovrebbe avvenire entro la fine del 2025, a ridosso della scadenza.

Stando al cronoprogramma iniziale, anche i lavori per trasformare l'ex Palasharp nella Milano Hockey Arena, che ospiterà le gare femminili, si sarebbero già dovuti concludere. Come per l’Arena Santa Giulia, anche qui l’iter è stato rallentato da alcuni ricorsi. L'intervento sarà realizzato con fondi pubblici e privati per un investimento complessivo pari a 13,3 milioni.

Nell’area dell’ex Scalo Porta Romana i lavori per la costruzione del Villaggio Olimpico inizieranno a febbraio 2023 e proseguiranno fino a luglio 2025.

Guardando ai lavori da realizzare in alta quota, a Bormio è indispensabile l'allargamento dell'arrivo della pista Stelvio, con la costruzione dello Ski stadium che potrà ospitare 7.000 persone su tribune provvisorie. L'iter che dovrebbe seguire il progetto, finanziato da Regione Lombardia per 12,9 milioni, è stato definito, ma c’è la consapevolezza che non si possa rischiare alcun rallentamento. A Livigno si prevede di concludere tutte le progettazioni entro la metà del 2023 per far partire i primi lavori in autunno e completarli entro fine 2025. La città ha però dovuto rinunciare alla costruzione del villaggio olimpico.

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