Il mercato immobiliare di Milano continua a mostrare un certo fascino, mentre Monza e Lodi registrano una crescita. Tuttavia, le incertezze nel settore urbanistico influenzano negativamente le previsioni per i prossimi mesi. A Milano, i prezzi delle abitazioni sono trainati dalle nuove fermate della metropolitana e dai progetti di rigenerazione urbana. Per quanto riguarda i negozi, il problema principale rimane l'alto costo degli affitti.
Secondo il Sentiment di FIMAA, elaborato dal Centro Studi di Confcommercio MiLoMB, la domanda di abitazioni è in aumento, specialmente nelle province di Monza Brianza e Lodi per le nuove costruzioni. A Milano, la situazione è più stabile, ma i prezzi delle abitazioni crescono soprattutto vicino alle nuove fermate della metropolitana o nelle aree interessate dai progetti di rigenerazione urbana, inclusi quelli legati ai Giochi Olimpici Invernali 2026.
Il report raccoglie l'orientamento degli operatori: il 75% da Milano e Città metropolitana, il 21% da Monza Brianza e il 4% da Lodi e provincia di Lodi. Mentre Milano mantiene la sua attrattività (con una domanda di acquisto stazionaria per il 49% dei rispondenti), Monza e Lodi vedono crescere l'interesse, soprattutto per le nuove costruzioni, grazie a prezzi più contenuti (a Monza domanda in crescita secondo l'83% degli intermediari, a Lodi per il 100%).
A Milano l'appartamento più richiesto è sempre il trilocale, così come a Monza; a Lodi il quadrilocale pareggia la richiesta del trilocale. Il mutuo come modalità di finanziamento viene richiesto nel 45% dei casi e gli sconti variano tra il 5% e il 10%.
La domanda, l'offerta e i canoni per le locazioni residenziali sono in aumento, con la richiesta che si sposta in zone più periferiche. A Milano si stanno affermando i contratti a canone concordato grazie all'aumento dei valori dei canoni nelle nuove tabelle stabilite a livello locale.
Per quanto riguarda le locazioni commerciali, il numero delle locazioni dei negozi è generalmente stazionario, ma nel settore commerciale gli elevati canoni richiesti rappresentano una sfida insieme alla situazione economica di mercato. "Per il bilancio del prossimo trimestre - afferma Marco Zanardi, consigliere di FIMAA con delega all'Ufficio Studi - non sono previsti scenari atti a modificare l'attuale equilibrio del mercato. La pausa estiva rallenta come sempre la macchina immobiliare, che è però già da tempo penalizzata da tutte le vicissitudini legali legate a un'urbanistica attualmente priva di certezze di diritto e garanzie di tempi per la realizzazione delle opere".





