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26 Giugno 2023

Continua la fuga dalla Borsa di Milano: nello stesso giorno GBC Media fa il delisting perché costa troppo, De Nora quota la JV a Francoforte e il caso Santanchč

di red

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Che qualcosa non vada in Borsa è ormai risaputo. Il termine più usato ormai da anni non è crescita ma delisting. Così arriva la notizia che anche la BFC Media quotata all’ex Aim di Milano, concluderà la raccolta di azioni sul mercato per togliere il titolo dal listino di Piazza Affari. La decisone fa rumore sia perché coinvolge l’azionista di maggioranza Danilo Iervolino, che ha comprato l’Espresso e la Salernitana calcio coi ricavi dalla vendita della sua Università telematica Pegaso, sia per la motivazione: costa troppo restare quotati in Borsa, si legge nel comunicato di BFC Media. In effetti per un’azienda che capitalizza oggi circa 12 milioni di euro spenderne almeno un milione l’anno solo per apparire nel listino diventa un problema. Nello stesso giorno l’annuncio che De Nora, quotata a Milano, vedrà collocare, ma alla Borsa di Francoforte, la JV che ha costituito con ThyssenKrup, ThyssenKrup Nucera. L’azienda che si occupa di idrogeno è partecipata al 34% da Industrie De Nora che da una settimana vede il titolo sotto pressione per la valutazione sotto le attese dell’IPO tedesca.


E oggi c’è anche il caso Visibilia Editore. A parte le inchieste giornalistiche sul coinvolgimento del ministro del Turismo in carica, Daniela Santanchè, che comunque esigono spiegazioni a tutela dei risparmiatori, il titolo ha toccato un calo fino al 99%. Ben prima delle inchieste giornalistiche.
 

Sembra che la Borsa di Milano, in particolare il settore non regolamentato dell’Euronext Growth Milan, non riesca a risollevarsi. Anzi.

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