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20 Marzo 2015

Confedilizia: riforma Catasto equa se sarà seguita da Governo e Fisco

di C.G.

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“La riforma del Catasto avrà conseguenze sulla tassazione immobiliare dei prossimi  decenni.

E’ per questo che Confedilizia non si stancherà di operare, da un lato, per far sì che alcuni fondamentali principii stabiliti dalla legge delega vengano rispettati nell’approvazione del decreto delegato in attesa di emanazione e, dall’altro, per lavorare in sede territoriale per la raccolta della documentazione necessaria ad interloquire con l’Agenzia delle entrate nell’ambito delle Commissioni censuarie locali”.

Lo dice il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – fresco di nomina  - aprendo il convegno Il nuovo Catasto, organizzato a Piacenza dalla Confederazione della proprietà immobiliare.

“Solo attraverso un controllo rigoroso dell’operato del Governo e dell’Agenzia – aggiunge - sarà possibile realizzare in concreto quell’equità che la stessa legge delega dichiara essere l’obiettivo principale della riforma”.

Nel corso del convegno ha parlato anche il presidente della Commissione Finanze della Camera, on. Daniele Capezzone, mettendo in guardia dal rischio che con il secondo decreto legislativo in materia di Catasto si verifichi quanto accaduto con il provvedimento relativo alle Commissioni censuarie, quando il Governo ha dovuto riscrivere molte parti del testo per evitare – sulla base dei pareri formulati dalle Camere – che venisse approvato un articolato non rispettoso dei principii affermati dalla legge delega.

Dal canto suo, il senatore Federico Fornaro, membro della Commissione Finanze del Senato, ha rilevato che solo attraverso il confronto con le categorie sarà possibile ottenere risultati soddisfacenti.

Per il Governo, il Viceministro della Giustizia, Enrico Costa, ha sottoienato: “L’invarianza di gettito prevista dalla legge delega nella riforma del Catasto deve essere considerata a livello comunale: solo in tal modo essa potrà essere effettivamente controllabile”.

“Ciò – ha proseguito il Viceministro – al fine di scongiurare il rischio di una lievitazione della tassazione, già gravosa, in un settore trainante dell’economia come quello immobiliare”.

Il presidente della Sezione tributaria della Corte di Cassazione, Mario Cicala, ha fatto un excursus sulla giurisprudenza degli ultimi anni in materia di Catasto, soffermandosi in particolare sulle sentenze conseguenti al contenzioso scaturito dall’attività di riclassamento degli immobili svolta dall’Agenzia delle entrate su richiesta di alcuni Comuni.

In particolare, Cicala ha sottolineato l’importanza di una rigorosa motivazione degli atti con i quali l’Agenzia modifica l’inquadramento catastale degli immobili, tale da consentire ai proprietari la verifica delle specifiche ragioni alla base dei nuovi classamenti.

Una giurisprudenza, quella della Corte di Cassazione, ormai consolidata e che potrà costituire un punto di riferimento anche per il legislatore della riforma.

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