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21 Aprile 2020

Baccarini (Fiaip): ripartiamo più forti con l'agente immobiliare post Covid

di Giusy Iorlano

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Le agenzie immobiliari sono pronte a ripartire, più digitali, più preparate e in totale sicurezza. Lo assicura a Monitorimmobiliare Gian Battista Baccarini, il presidente nazionale di Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, che rappresenta 15 mila operatori del settore.

Presidente,  questa crisi potrebbe far nascere nuove opportunità per le agenzie immobiliari?

Dopo oltre un mese e mezzo di chiusura abbiamo cambiato il modo di fare il nostro lavoro. I sopralluoghi sono stati azzerati e sostituiti con appuntamenti in videochiamata e virtual tour degli immobili. La digitalizzazione, insomma, è stata portata al massimo in questo periodo per ridurre al minimo il contatto tra i clienti. Lo stesso vale per le consulenze creditizie fatte tutte online. E così sarà anche alla riapertura. Abbiamo già pensato anche a come saranno organizzate le agenzie immobiliari non appena potranno riaprire: gel igienizzanti all’ingresso, mascherine certificate e guanti, ingressi singoli su appuntamento per evitare assembramenti di persone, barriere di plexiglass alle scrivanie, firme digitali, la sanificazione dei locali due volte al giorno. Siamo pronti a riprendere l'attività per assicurare la massima sicurezza ai clienti e agli operatori.

Finalmente nasce l’agente immobiliare multimediale?

Esatto. Io lo chiamo agente immobiliare post Covid, che va nella direzione della massima digitalizzazione.

Nella negatività dell’emergenza sanitaria, che ci obbliga a stare fermi, c’è la grande opportunità di affinare le competenze per essere pronti alla riapertura con strumenti nuovi che entreranno a far parte del mestiere dell’agente immobiliare. Fiaip ha, infatti, allestito una piattaforma a livello nazionale in cui mette a disposizione di tutti gli agenti italiani numerosi webinar e corsi di formazione online, trasformati nel giro di pochi giorni da lezioni di persona a contenuti digitali.  Fino a fine anno, Fiaip permette a tutti gli agenti di pubblicare gratuitamente gli annunci immobiliari sul portale Cercacasa.it (di proprietà di Fiaip, ndr).

Nelle sole prime tre settimane di lockdown sono stati sospesi e in parte annullati oltre 20mila atti, un dato che si somma alla possibile chiusura del 30% circa delle agenzie immobiliari operanti in Italia, generando disoccupazione e ricorso agli ammortizzatori sociali. Qual è la situazione del settore?

I quasi 50 mila agenti immobiliari italiani abilitati generano un volume di circa 100 miliardi l'anno: si è stimata una perdita nel settore tra i 9 e i 22 miliardi rispetto all'anno scorso. Siamo tra i comparti più colpiti dall’emergenza coronavirus. Abbiamo avuto tante criticità e le agenzie hanno risentito fortemente di questo fermo. Insieme alla Consulta Interassociativa Nazionale Anama-Fimaa-Fiaip abbiamo chiesto al Governo di poter riaprire subito rientrando tra le attività consentite.  Perché la casa costituisce un settore di prima necessità. Abbiamo proposto al Governo di collaborare fattivamente per la definizione di un protocollo di misure precauzionali e di sicurezza nello svolgimento dell'attività di agenzia immobiliare per poter mantenere vivo il mercato immobiliare da sempre fondamentale per l'economia del nostro Paese.

Le misure messe in atto ad oggi dal Governo sono state sufficienti?

I tre decreti varati a oggi dal Governo sono stati una piccola boccata d’ossigeno, ma non sono affatto sufficienti per mettere in campo le condizioni per far ripartire non solo le agenzie immobiliari, ma l’intero sistema economico del Paese. Pur avendo apprezzato l'intento delle misure previste nel 'Cura Italia', ora ribadiamo la necessità di migliorare rapidamente in Parlamento il testo del decreto per coprire molte lacune e venire incontro alle esigenze dell'economia reale. I danni che le imprese del settore immobiliare, le agenzie immobiliari e i professionisti del Real Estate stanno subendo a causa della diffusione del coronavirus sono enormi e forse irreversibili. L'attuale situazione di emergenza, oltre a determinare interruzione dell'attività, con la chiusura forzata delle agenzie immobiliari, comporterà un netto arresto del volume d'affari con un urgente bisogno di liquidità. La situazione è ferma: capiamo le difficoltà ma bisogna osare e c’è bisogno di un importante sforzo per evitare un'ulteriore contrazione del mercato.

Come andrebbero migliorate queste misure?

Abbiamo chiesto l'abolizione delle imposte e la moratoria dei pagamenti per il 2020: la sospensione di termini per adempimenti e pagamenti, al fine di tutelare l'occupazione nel settore, e l'esonero dai versamenti in acconto di Irpef, Ires e Irap. Proposta anche l'estensione agli uffici del credito d'imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo 2020, oggi applicabile solo ai conduttori di negozi e chiesto l'inserimento delle agenzie immobiliari tra le categorie maggiormente colpite dal blocco delle attività al pari delle imprese turistiche oltre alla sospensione dei versamenti relativi ai tributi locali relativi all'imposta comunale sulla pubblicità.

Come si potrà ripartire?

La ripartenza sarà lenta, ma serve uno sforzo comune, dell’Europa in primis. Oggi non servono misure spot, è fondamentale che il Governo attui un Piano Shock, un vero Piano Nazionale Strategico in accordo con l'Europa che metta in campo almeno 100 miliardi all'anno per 3 anni, con i quali si andrebbero ad abbattere le tasse patrimoniali, una buona parte del costo del lavoro e si potrebbero fare investimenti reali in infrastrutture, sanità, scuola e ricerca.

Avete delle previsioni sul mercato nei prossimi mesi?

Il 22 aprile presenteremo l’Osservatorio Immobiliare con le previsioni del settore. Se ci sarà un settore che sicuramente sarà meno penalizzato nei prossimi mesi, con l’allentamento delle  misure restrittive, sarà quello degli affitti turistici. Le persone avranno voglia di andare in vacanza e in tanti preferiranno affittare un appartamento piuttosto che prenotare in hotel. E a oggi abbiamo avuto pochissime disdette degli affitti turistici. Un buon segnale per ripartire.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi