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29 Dicembre 2021

Il mercato immobiliare visto dai portali: Carlo Giordano

di red

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Il 2021 si chiuderà con un numero di compravendite record. Cosa ci aspetta nel 2022? Lo abbiamo chiesto a Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it.

Il 2021 sta volgendo al termine. Che anno è stato per le ricerche immobiliari?

Guardando le ricerche dal nostro punto di vista, possiamo affermare senz’altro che la pandemia ha reso gli italiani ancora più intenditori della casa: abbiamo conosciuto a fondo gli spazi, a causa dei diversi lockdown, e abbiamo capito che le nostre abitazioni non erano solo delle scatole in cui dormire la notte per poi uscire al mattino. Questo si è tradotto in ricerche molto consapevoli e determinate, che poi – come mostrano i numeri delle transazioni – si sono convertite in acquisti in modo più veloce rispetto al passato. Nell’ultimo anno gli italiani, guardando alle ricerche effettuate su Immobiliare.it, hanno cercato più immobili da comprare che da affittare e non possiamo negare che le congiunture hanno effettivamente incoraggiato questo trend, fra tassi dei mutui molto convenienti, agevolazioni per i giovani e spinta motivazionale a cambiare la casa di proprietà cercandone una che garantisse un vivere di maggiore qualità.

Ci sono state aree particolarmente ambite?

Abbiamo chiuso l’anno stilando la classifica delle cinque città più cercate ma anche dei cinque quartieri italiani in assoluto più ambiti da chi vuole comprare casa. Per quanto riguarda le città la top 5 vede Roma in testa, seguita da Milano, Torino, Genova e Napoli. Interessante l’analisi sui quartieri più cercati in assoluto in tutto il Paese: a battere tutti è Isola, a Milano, a cui seguono il centro storico di Roma, Porta Venezia di nuovo a Milano insieme al centro del capoluogo meneghino e, al quinto posto, Citylife sempre a Milano.

A cosa hanno prestato maggiore attenzione gli utenti interessati all'acquisto?

Abbiamo analizzato l’uso dei filtri sul nostro sito, che permettono di effettuare ricerche personalizzate per le esigenze di ogni singolo utente. Il filtro più usato, senza grandi sorprese, è quello relativo al prezzo. A questo proposito abbiamo visto che il range di ricerca più impostato è quello che va dai 100.000 ai 200.000 euro. Al secondo posto dei filtri più utilizzati c’è quello della superficie e, in questo caso, il range preferito è andato da 80 a 120 metri quadri. Al terzo posto troviamo il filtro per numero di locali, stavolta impostato nel maggior numero di ricerche sul trilocale. Negli step di ricerca successivi, che consentono di personalizzare ancora di più i risultati degli annunci, abbiamo registrato un uso massivo dei filtri che aiutano a individuare gli immobili con giardino privato e terrazzo – decisamente strascico della pandemia che ci ha lasciato apprezzare gli spazi esterni privati – mentre al terzo posto troviamo quello che consente di escludere il piano terra. Le altre esigenze più diffuse fra gli utenti che hanno cercato casa da comprare hanno riguardato la presenza nell’immobile di due bagni e di un garage singolo di proprietà.

Mentre chi ha cercato in affitto?

Abbiamo analizzato le ricerche di locazione e scoperto che le cinque città più ambite sono state Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli mentre la top 5 dei quartieri, sommando tutte le ricerche d’Italia, si concentra sulla città di Milano, in particolare in queste zone: Centro, Garibaldi/Moscova/Porta Nuova, Porta Venezia/Indipendenza, Porta Genova/Ticinese e Arco della Pace/Arena/Pagano. Per quanto riguarda il budget impostato come range per il costo dell’affitto, la fascia di prezzo va dai 200 ai 500 euro mensili; mentre la superficie più cercata è compresa fra i 40 e 60 metri quadri.

Il 2022 sarà altrettanto positivo?

Guardando ai numeri con cui si chiuderà quest’anno e che supereranno le 720mila compravendite, possiamo dire che ci sia stata una vera e propria tempesta perfetta; si creerà anche nel 2022? Non ne sarei così sicuro. Quello che ha portato a numeri così alti è stata senza dubbio la pandemia che ha messo la casa e i suoi spazi al centro delle angosce di tutti noi che, chiusi dentro, abbiamo iniziato a sentire il vero bisogno di un ambiente migliore. Con tutte le transazioni registrate nel 2021 credo che il 2022, almeno all’inizio, verrà caratterizzato dalla carenza di offerta e da un conseguente aumento dei prezzi. Per concludere, quando salgono i costi il momento non può che essere positivo ma non mi aspetto i numeri di compravendite registrati quest’anno e non per una forma di pessimismo ma perché credo che ci sarà un riassestamento degli equilibri dopo il notevole scossone di questi ultimi due anni.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi