Ultime notizie

1 Ottobre 2018

Borsa e costruzioni, Astaldi crolla anche oggi -28,69%

di G.I.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Nessun segnale di ripresa per Astaldi che continua ad essere bersagliata dalle vendite a Piazza Affari e che oggi ha presentato un pessimo -28,69%. Le azioni della società di costruzioni sono state, già nella mattinata, congelate per eccesso di ribasso con un teorico -51,8% a 0,5705 euro.

A pesare sull’andamento della quotata sono stati diversi elementi, in primis l’aggiornamento sul debito societario e sulla sua sostenibilità. Ai dati, però, si è anche accompagnata la drastica riduzione di target price operata dagli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno deciso di abbassare il prezzo obiettivo delle azioni Astaldi da 1,70 a 0,20 euro.

Il tutto dopo il tonfo già registrato nella sessione di venerdì, seduta nella quale con la chiusura a 0,80 euro per azione (-29,82% sul giorno precedente) il titolo aveva fatto segnare i nuovi minimi storici.

Venerdì Astaldi ha annunciato di aver fatto domanda di concordato preventivo "con riserva" per salvare l'azienda dagli effetti della mancata vendita del Terzo Ponte sul Bosforo. La società, proprietaria dell'infrastruttura, contava di chiudere l'operazione entro la fine del mese di agosto, anche al fine di reperire liquidità necessaria a sostenere un aumento di capitale. Così non è stato e il consiglio di amministrazione si è visto costretto a presentare, dinanzi al Tribunale di Roma, una domanda di concordato preventivo "con riserva", strumento, questo, necessario a "superare una temporanea tensione finanziaria".

Il protrarsi della procedura di vendita del Terzo Ponte sul Bosforo "ha imposto di adeguare il complessivo Piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato. Tale Piano, basato, tra l’altro, sull’aumento di capitale già deliberato dall’assemblea e sulla cessione degli asset in concessione, deve, infatti, tenere conto delle conseguenze determinate dalle mancate disponibilità finanziarie nei tempi previsti".

Una situazione che negli ultimi mesi si è fatta via via sempre più critica, complice l’instabilità degli scenari economici e politici della Turchia. I tempi dilatati per la cessione del terzo Ponte sul Bosforo hanno infatti bloccato la necessaria realizzazione dell’aumento di capitale da 300 milioni. Manovra, quest’ultima, che fa parte di un più ampio progetto di rafforzamento patrimoniale del valore complessivo di 2 miliardi. Come è noto, senza la valorizzazione dell’asset turco di fatto non scatta la garanzia di Jp Morgan sulla parte di aumento potenzialmente inoptata, ossia 150 milioni considerato che la quota restante dovrebbe venir sottoscritta dai soci storici (la famiglia Astaldi) e dalla giapponese Ihi.

La crisi era nell'aria. Solo pochi giorni fa Moody's aveva tagliato il rating della società per la "crescente probabilità di default".

Se il tribunale darà il via libera, la società potrà presentare un piano di salvataggio. Tra le misure annunciate dal Gruppo la concessione in affitto, a due newco (al 100% di Astaldi), dei rami d'azienda delle attività in joint venture con partner internazionali e di quelle eseguite direttamente attraverso succursali locali; l'acquisizione della cosiddetta 'finanza prededucibile' (cioè l'erogazione di nuovi finanziamenti come previsti nelle procedure concorsuali) e un aumento di capitale in esecuzione del concordato. La società ha anche rinviato l'approvazione della semestrale e chiesto di essere esclusa dal segmento Star di Borsa Italiana precisando che "nel periodo di esclusione volontaria continuerà a rispettare le best practice e i principi di governance previsti dal Codice di autodisciplina delle società quotate".

Ma a quanto pare le dichiarazioni del management non sono risultate sufficienti a frenare la pioggia di vendite osservata sulle azioni Astaldi, che negli ultimi 12 mesi hanno bruciato circa il 90% del proprio valore, portando la capitalizzazione societaria sotto i 100 milioni di euro.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi