Il Tribunale di Milano ammette al concordato Porta Vittoria Spa

Il Tribunale fallimentare di Milano ha ammesso al concordato preventivo 'Porta Vittoria Spa', la società titolare di un progetto di sviluppo e riqualificazione immobiliare nell'area sud est di Milano e mai portato a termine per le difficoltà finanziarie, e che è riconducibile a Danilo Coppola, l'immobiliarista da poco condannato a 9 anni di carcere per bancarotta.

Il provvedimento con cui i giudici hanno accolto la richiesta di concordato preventivo e, quindi, nominato tre commissari con il compito di 'vigilare' sulla procedura e fissato per il prossimo ottobre l'adunanza dei creditori, è stato depositato nella mattina del 26 aprile. Il concordato preventivo era stato chiesto da 'Porta Vittoria spa' lo scorso gennaio con lo scopo di congelare i crediti vantati sia dall'istituto bancario Banco Popolare con un'esposizione di 230 milioni di euro sia dalla Colombo costruzioni che è esposta per 30 milioni circa sia dalla società immobiliare Ipi, ex società di Coppola ora riferibile a Massimo Segre.

I tre creditori avevano inizialmente chiesto il fallimento della società – come successivamente hanno chiesto i pm milanesi Mauro Clerici e Giordano Baggio – ma la loro posizione, con il passare del tempo, si è 'ammorbidita' fino alla proposta di ristrutturazione del debito (ex articolo 182 bis legge fallimentare) per salvaguardare la continuità aziendale. Con l'ammissione al concordato preventivo il Tribunale ha così respinto le richieste di fallimento.