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5 Luglio 2021

Regina De Albertis nuovo Presidente di Assimpredil Ance

di E.I.

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Regina De Albertis è stata eletta Presidente dalle imprese iscritte ad Assimpredil Ance, l’Associazione delle Imprese Edili e Complementari di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

Laureata in ingegneria edile al Politecnico di Milano, Regina De Albertis lavora nell’impresa di famiglia di costruzione e sviluppo immobiliare Borio Mangiarotti. Da molti anni nel sistema associativo, è Presidente del Gruppo Giovani di Ance e succede a Marco Dettori, che ha portato a termine il suo mandato.

Ad affiancare la Presidente nel prossimo quadriennio saranno i sei Vice Presidenti e il Tesoriere eletti oggi in Assemblea: John Bertazzi, Vice Presidente Rapporti Interni, Gabriele Bisio, Vice Presidente Urbanistica e Territorio, Luca Botta, Vice Presidente Lavoro e Capitale umano, Giovanni Deleo, Vice Presidente Tecnologia e Innovazione, Fabio Esposito, Vice Presidente Centro Studi e Finanza, Paolo Riva, Vice Presidente Lavori Pubblici e Roberto Mangiavacchi, Tesoriere.

  

Nella nuova squadra anche i quattro coordinatori dei Consigli di Consigli di Zona: Matteo Baroni Zona città di Milano, Gino Luce Zona area metropolitana, Daniela Stucchi Zona Monza e Brianza, Nicola Sverzellati Zona Lodi. Avranno il compito di assicurare all’Associazione il presidio dell’area metropolitana di Milano e delle province di Lodi e Monza Brianza, un territorio vasto che presenta differenze e peculiarità e richiede un dialogo capillare con le Istituzioni e gli stakeholder. Eletto anche Pietro Conti, coordinatore della Consulta delle imprese specializzate del settore delle Costruzioni.

Regina De Albertis, neo presidente di Assimpredil Ance: “Assimpredil Ance è la nostra casa comune, dove trovare ascolto ai bisogni e risposte alle domande, incontrare altri imprenditori con gli stessi problemi, con cui crescere e vincere le sfide quotidiane del cambiamento ho scelto di accettare questa sfida, candidandomi alla guida dell’Associazione perché in questo momento, così cruciale per le nostre imprese e per il territorio, dobbiamo lavorare insieme per costruire il nostro futuro ed innovare la nostra filiera, orgogliosi di essere costruttori e protagonisti della ripresa economica.

Dobbiamo rimettere questo territorio al centro delle strategie del Sistema Italia, ripartendo dalla forza delle nostre radici perché al nostro settore è affidata la riuscita del PNRR, che durerà ben oltre i 5 anni previsti dal Piano: dobbiamo vincere questa sfida portando il Paese verso una vera rinascita in senso sostenibile, con un patto di fiducia tra generazioni, tra società civile e politica, tra economia e amministratori della cosa pubblica.

La rigenerazione urbana guiderà la trasformazione green del Paese perché dalle città può nascere un nuovo modello di sviluppo che consenta di trasformare il territorio invertendo tutti i parametri di consumo delle risorse, parametri che per secoli sono stati alla base dei modelli di crescita. La visione per il futuro deve prevedere la costruzione di alleanze di filiera in grado di affermare un nuovo modello di relazioni tra le componenti produttive, ma anche tra la filiera e la comunità. Oggi gli interventi sul costruito devono generare valore ambientale e sociale per le generazioni future.

Il nostro asset è il territorio, una metropoli allargata con centralità evidenti e storicamente di valore, con pesanti problemi di connessione e infrastrutture. Il Covid 19 ha accelerato i processi di digitalizzazione rendendo più fattibile un modello decentrato di vita e di lavoro. Ma bisogna ridare forza al valore attrattivo della città, come luogo di eccellenza per la localizzazione di funzioni sociali in grado di generare una contaminazione positiva tra culture e quindi riassegnare significato alla prossimità per ripensare al modello di sviluppo urbano. Il futuro guarda a città sempre più green, fulcro di un nuovo modo di costruire e riqualificare l’esistente, che ha interiorizzato i canoni ambientali e della sostenibilità. 

Servono, comunque e sempre più, buone regole alla base del funzionamento della società civile. Semplificazione e sburocratizzazione sono oggi indispensabili per recuperare un sistema efficace. Bisogna farlo digitalizzando e innovando procedure e processi. Serve concretezza nelle azioni pubbliche per sciogliere il groviglio di norme che impediscono la crescita. Una società che genera valore condiviso deve promuovere una cultura basata sulla fiducia chi fa impresa non è controparte ma è protagonista del cambiamento”.

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