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9 Agosto 2023

WeWork (affitti temporanei) sempre più in crisi

di red

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WeWork ha espresso i suoi dubbi sulla capacità di continuare a operare e ha annunciato che tre membri del CdA si sono dimessi. 

Le comunicazioni sono arrivate in concomitanza con la trimestrale, che ha visto il secondo trimestre terminare con ricavi pari a 844 milioni di dollari (in aumento del 4% a/a e del 7% per la prima metà del 2023) e una perdita netta di 397 milioni di dollari (un miglioramento di 238 milioni a/a e un miglioramento di 443 milioni per la prima metà del 2023).

A seguito delle perdite e delle esigenze di cassa previste, combinate con l'aumento del tasso di abbandono dei membri e l'attuale livelli di liquidità - ha scritto WeWork  - sussistono sostanziali dubbi sulla capacità della società di continuare a operare come un'entità in funzionamento, capacità subordinata alla corretta esecuzione del piano del management per migliorare la liquidità e la redditività nei prossimi 12 mesi.

Il piano include, tra le altre voci, la riduzione dei costi di affitto e locazione attraverso azioni di ristrutturazione e negoziazione di condizioni di locazione più favorevoli; l’aumento delle entrate riducendo il tasso di abbandono dei membri e aumentando le nuove vendite; il controllo e la limitazione delle spese in conto capitale; la ricerca di capitale aggiuntivo tramite emissione di titoli di debito o azionari o vendita di attività.

Daniel Hurwitz, Vivek Ranadivé e Véronique Laury si sono dimessi dal CdA e sono stati sostituiti da Paul Aronzon, Paul Keglevic, Elizabeth LaPuma, ed Henry Miller. Il board continua la ricerca di ulteriori amministratori indipendenti e di un amministratore delegato permanente.

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