La vicenda è balzata agli onori della cronaca milanese nel maggio 2012: la torre Galfa (allora nel patrimonio immobiliare di FonSai della famiglia Ligresti e ora, dopo la fusione, in mano al gruppo Unipol), viene occupata dal centro sociale Macao.
Pochi giorni dopo arriva lo sgombero da parte delle forze dell'ordine.
Da allora la torre, già in stato di abbandono prima dell'occupazione, è rimasta vuota e inutilizzata.
Ora Unipol tenta il rilancio dell'edifico di 31 piani ad uso uffici, dotato di una location interessante tra via Galvani e via Fara (da qui il suo nome Galfa), a due passi dalla stazione centrale, dal Palazzo della Regione Lombardia, da Porta Nuova.
Cosa diventerà dunque la nuova Galfa?
Niente uffici anzitutto: Per lei Unipol e Comune di Milano – che questa mattina hanno presentato ufficialmente il progetto nello spazio Urban center - hanno deciso una destinazione ricettivo/alberghiera (superficie di 12mila mq, dal piano -1 al 12° piano dove ci sarà un nuovo hotel del gruppo Melià) e residenziale (superficie di 13mila mq dal 13° al 31° piano) con servizi dedicati (autorimessa, box auto, sale meeting e convegni, ristorante e area fitness) e ingressi separati.
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