Ultime notizie

3 Maggio 2021

Uggè (Conftrasporto): Ponte sullo Stretto, priorità italo europea

di red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, si è espresso in merito al Ponte sullo Stretto di Messina: “Sarà che i tempi erano stretti perché potesse essere inserito nel PNRR, fatto sta che del Ponte sullo Stretto di Messina si continua sempre e solo a parlare. Lo si fa da un secolo. Ora è tempo di agire.

Quando non si vuole fare qualcosa, in Francia si istituisce una commissione, in Italia si aprono dibattiti ad ogni nuovo governo.

Non era necessario un nuovo via libera da parte di un’altra commissione di tecnici, come quella voluta dall’ex ministra Paola De Micheli (probabilmente per nascondere le resistenze di una parte della maggioranza dello scorso governo). Il progetto era nelle condizioni di avviarsi, tanto che alcuni lavori relativi alla rete ferroviaria erano già stati intrapresi.

L’iniziativa di approfondire è sicuramente positiva ma l’economia che si basa sul tempo ci impone di iniziare i lavori.

Il Ponte sullo Stretto è un’opera di natura europea pensata, voluta e sostenuta da due commissari europei dei trasporti, Karel Van Miert e Loyola De Palacyo, peraltro inserita nella legge-obiettivo redatta dall’allora ministro Pietro Lunardi. Inoltre l’hanno appoggiata ben due presidenti del Consiglio italiani: Romano Prodi e Silvio Berlusconi, per collegare il Nord Europa con il punto più avanzato nel Mediterraneo allo scopo di rafforzare la competitività dell’intero sistema europeo. Il Ponte sullo Stretto era un’opera cofinanziata a livello europeo, già approvata anche a livello nazionale, ed era parte dei dieci interventi infrastrutturali che il Consiglio europeo aveva ipotizzato e approvato.

Da allora, solo parole e fiumi d’inchiostro. È ora di mettere mano ai lavori! Non si può accantonare l’idea nel momento nel quale l’esecutivo italiano sta puntando, con il grande Piano nazionale di resilienza, al rilancio del nostro Paese. L’opera non risponde solo ad un’esigenza economia, ma anche sociale, che vede collegato all’Europa il popolo siciliano.

Conftrasporto, nell’invitare il presidente del Consiglio Draghi a voler porre rimedio all’assenza dell’opera nel PNRR, non può sottacere le positività che ne deriverebbero per l’intera economia nazionale, e per lo sviluppo dell’intera economia europea.

La mancata realizzazione del Ponte sarebbe un autogoal incomprensibile, anche perché rischia di lasciare ai margini di uno sviluppo previsto per l’intera area mediterranea una realtà in cui vivono più di cinque milioni di cittadini italiani”.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi