Savills ha pubblicato il report "Italian Office Spotlight", che evidenzia come il mercato degli uffici continui a mostrare segnali positivi nei primi nove mesi del 2024. Il settore ha registrato un totale di circa 1,5 miliardi di euro, confermando la stabilità dell'asset class, nonostante gli investitori siano diventati più selettivi rispetto al passato.
Milano si conferma come la location più ambita, attirando il 58% dei volumi totali con 19 transazioni, trainate dalla porzione uffici del deal di Kering in via Montenapoleone. Roma ha incrementato la sua quota di mercato, superando i 400 milioni di euro dall'inizio dell'anno grazie a tre operazioni di grandi dimensioni. La dimensione media delle transazioni continua a crescere, così come la presenza di capitali esteri, che rappresentano il 57% dell'attività complessiva. Dopo l'aumento dei rendimenti netti prime negli ultimi dodici mesi, con Milano al 4,25% e Roma al 4,75%, si prevede una possibile compressione nei prossimi mesi, favorita da una politica monetaria meno restrittiva.
Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, l'assorbimento di uffici a Milano dall'inizio dell'anno ha raggiunto circa 266.000 mq, un valore in linea con la media del periodo pre-Covid (+2%). Questo assestamento è accompagnato da un aumento del numero di transazioni (+7%) rispetto all'anno precedente, confermando l'interesse degli occupier per spazi più piccoli ma di qualità superiore, in grado A e con certificazioni ESG. La disponibilità rimane bassa, specialmente nei submarket centrali e per asset competitivi; ciò ha portato i canoni prime a crescere ulteriormente nel trimestre e continua ad alimentare la domanda in aree meno centrali. La pressione sul mercato sarà parzialmente alleviata dal completamento di 57 progetti entro il 2027, per un totale di circa 630.000 mq.
Eros Chiodoni, Head of Office Leasing: "L'assorbimento dei primi nove mesi del 2024 conferma il periodo di assestamento del mercato milanese, con valori più vicini a quelli storici che ne confermano comunque la dinamicità. Anche il numero di transazioni continua a crescere e la contrazione delle superfici medie transate riflette il nuovo contesto di mercato: gli occupier continuano a ricercare asset col miglior rapporto qualità-prezzo, in location centrali o semicentrali purché ben servite e facilmente raggiungibili, ESG compliant, ma si scontrano con canoni in crescita in diversi distretti e una scarsa disponibilità di spazi premium".
Marco Montosi, Head of Investment: "Il settore Uffici mostra risultati positivi, con investimenti nei primi nove mesi del 2024 che superano già i volumi dell'intero 2023, raggiungendo 1,5 miliardi di euro. Gli investitori sono focalizzati su prodotti value-add e rimangono selettivi nei mercati prime, dove il mercato occupier si mantiene dinamico".