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Trattare il prezzo quando si compra una casa: quanto si chiede al momento dell’offerta e quanto si paga effettivamente quando si fa il rogito dal notaio? Secondo una ricerca dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, gli acquirenti sono piuttosto abili nel far scendere il costo finale: lo sconto medio nel primo semestre del 2023 è arrivato in media all’8,1%, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022.
Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa: “Si amplia la forbice tra quanto richiesto dalla proprietà e il prezzo finale di compravendita. Siamo in una fase di transizione del mercato che, da un periodo di forte euforia, entra in uno di maggiore riflessione”.
Le percentuali variano a seconda della tipologia di immobile messo sul mercato. Il ribasso maggiore lo si trova nell’usato, mentre si dimezza per le case nuove. Il perché appare quasi ovvio: un immobile usato avrà sicuramente bisogno di lavori di ristrutturazione e, di conseguenza, ai costi per l’acquisto occorrerà aggiungere quelli per le opere di ammodernamento.
Si “tratta” in maniera più consistente per acquistare un monolocale, per una soluzione economica o per un appartamento ubicato al piano terra rispetto a quello che si trova all’ultimo piano. Il ribasso arriva all’11% se si tratta di acquistare immobili per investimento e sfiora il 10% nelle vendite per necessità.
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