Ultime notizie

23 Gennaio 2024

Rigenerazione urbana: per architetti, ingegneri e geometri Milano rischia la paralisi

di red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Trasparenza sulle norme e certezza dei tempi riguardanti gli interventi di rigenerazione urbana. Solo le richieste che gli ordini territoriali degli architetti, degli ingegneri e dei geometri della provincia di Milano hanno avanzato in una lettera indirizzata al Governo, alla Regione Lombardia e al Comune milanese in seguito l’ultima inchiesta della Procura riguardo alle modalità di attuazione e le qualifiche d’intervento nell’ambito delle operazioni di rigenerazione urbana.

In sostanza, i tre ordini denunciano quella che ritengono una situazione di incertezza normativa e dei tempi derivante da interpretazioni della Procura difficilmente inquadrabili, sia a livello legislativo che di giurisprudenza amministrativa. Tutto ciò – si legge – comporta il disorientamento dei liberi professionisti e dei dipendenti della pubblica amministrazione, nonché di tutti gli operatori del settore, e causerà una paralisi del processo di sviluppo della città.

Gli ordini chiedono un quadro normativo chiaro e una norma di interpretazione certa del Testo unico per l’edilizia.

Federico Aldini, presidente Ordine degli architetti di Milano: “Il chiarimento è fondamentale al fine di ribadire le prassi interpretative amministrative consolidate negli anni sulle quali sono stati basati i progetti presentati a Milano nell’ultimo decennio. Ribadiamo la centralità del progetto come strumento di trasformazione della città. A questo fine è necessario che vengano garantiti strumenti chiari ed interpretazioni univoche delle norme, in modo da consentire ai colleghi professionisti ed ai dipendenti della pubblica amministrazione di operare con le giuste tutele, nell’ambito delle rispettive attività professionali, nell’interesse dell’intera collettività”.

Carlotta Penati, presidente Ordine degli ingegneri di Milano: “La certezza del diritto rappresenta un pilastro essenziale dell’ordinamento giuridico e dello sviluppo socioeconomico del nostro Paese consentendo a cittadini, amministratori, operatori, investitori e professionisti di comprendere le regole da seguire, agevolando così una pianificazione consapevole e legittima delle attività. Nello specifico le differenze interpretative hanno evidenziato la necessità di chiarire il contesto normativo, ad esempio, per le categorie ristrutturazione edilizia e nuova costruzione in quanto approcci interpretativi differenti generano incertezze che disincentivano gli investitori e compromettono la realizzazione dei progetti. Rivolgiamo, pertanto, un appello alla classe politica, chiedendo supporto per l’elaborazione e l’implementazione di chiare e coerenti disposizioni normative”.

Cristiano Cremoli, presidente Collegio dei geometri e geometri laureati di Milano: “Il tema della sostituzione edilizia è elemento cardine per il futuro della rigenerazione urbana anche in previsione del raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico del 2030 – 2050. In questa prospettiva è quanto mai necessario che non vi siano spazi interpretativi che possano intervenire a minare le certezze operative sia dei professionisti che della Pubblica Amministrazione soprattutto a tutela del cittadino e degli operatori che vogliono investire sulla città”.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: MIND, Milano continua a correre (Video); LCA: Borsa di Vienna, str