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7 Febbraio 2023

Ricostruzione post-sisma: il Commissario Straordinario incontra il Direttore del Demanio

di E.I.

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Impostare un modello innovativo di ricostruzione pubblica, che sappia rigenerare il tessuto sociale ed economico dei borghi colpiti dal sisma e sia ispirato ai principi di sostenibilità, trasformazione digitale, accessibilità e connettività. È il tema al centro dell'incontro avvenuto tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016, Sen. Guido Castelli, e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme.

L’Agenzia sta già portando avanti 39 interventi di ricostruzione post-sisma, già finanziati e disciplinati da un’Ordinanza speciale in deroga, per i quali è soggetto attuatore, in sinergia con la Struttura Commissariale. A questi si aggiunge il progetto per un deposito dedicato ai beni culturali alle ex Casermette di Camerino, finanziato nell’ambito nel Piano nazionale complementare sisma.

L’incontro segna l’inizio di una rinnovata collaborazione tra il Demanio e la Struttura commissariale, volta a mettere a sistema gli interventi di ricostruzione per rigenerare e connettere, in modo diffuso, i territori colpiti dal sisma. È infatti necessario investire e programmare opere pubbliche che migliorino le condizioni di vita e di lavoro per chi sceglie di vivere nell’Appennino centrale. ??Un team delle due istituzioni, attraverso un Polo dell’Agenzia dedicato alla Progettazione e le Direzioni territoriali competenti, lavorerà in modo congiunto per garantire oltre al rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi anche la qualità progettuale.  

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A seguito di tale incontro il sottosegretario On. Lucia Albano, con delega alla valorizzazione del patrimonio pubblico, rapporti con l’Agenzia del Demanio e ricostruzione post-sisma, ha espresso il proprio apprezzamento per il modello innovativo adottato, confermando il proprio impegno a favore di una accelerazione del processo di ricostruzione pubblica in un’ottica di ripopolamento delle aree interne.

Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Ricostruzione 2016: “La ricostruzione pubblica, che andrà a definire i luoghi dove abiteremo, studieremo, socializzeremo e lavoreremo, i luoghi strategici per le nostre comunità, ha bisogno di una visione di lungo periodo. Le nostre aree interne hanno l’occasione oggi di immaginare come vorranno essere tra 10 o 20 anni, e di diventare un modello di innovazione e sostenibilità anche per gli altri territori dell'entroterra e montani del Paese. Per questo mettiamo a disposizione di questo complesso processo, le migliori risorse culturali e progettuali. È questa la direzione per tentare di invertire un declino che da troppi anni affligge il nostro Appennino centrale”.

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