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15 Maggio 2015

Richiesta mutui torna a livelli pre crisi, ma per importi al minimo storico

di Cristina Giua

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Ancora più su.

Sembra inarrestabile l'ascesa della richiesta di finanziamenti per l'acquisto della casa, che nel mese di aprile di quest'anno ha fatto segnare una nuova nettissima crescita del numero di domande presentate dalle famiglie italiane: +71,9% rispetto allo stesso mese del 2014.

La "temperatura" del mercato dei prestiti la segna il Barometro Crif.

Si tratta del record assoluto in termini di incremento richieste, che ha riportato i volumi vicini ai livelli di 5 anni fa: ovvero prima del crollo verticale registrato a partire dalla metà del 2011.

Sul fronte erogato e banche si moltiplicano intanto i segnali di ripresa effettiva del credito, con alcuni istituti in prima linea sul prodotto casa.

In più va finalmente detto come la domanda sia oggi fatta da mutui nuovi a tutti gli effetti: l’incidenza di surroghe e sostituzioni (a livello di sistema) è stata, anche all’inizio dell’anno in corso, complessivamente pari a circa il 18% del totale.

Con il dato rilevato ad aprile, quindi, si irrobustisce ulteriormente il recupero verso i livelli pre-crisi tanto che il dato aggregato relativo ai primi quattro mesi del 2015 si è attestato ad un significativo +46,4% rispetto al pari periodo 2014.

Una nota a parte merita il quantum le famiglie italiane chiedono: nonostante la ripresa della domanda di finanziamenti per l’acquisto della casa si stia consolidando, ad aprile l’importo medio richiesto si è attestato a 121.911 euro, mantenendosi su un valore più contenuto rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente (quando era di 124.812 euro) e ben distante dai 140.942 euro dell’aprile 2010, quando venne toccato il picco più alto degli ultimi 5 anni. 

Quello registrato il mese scorso è in assoluto il valore medio più basso da quando Crif ha iniziato a monitorare mensilmente la domanda di mutui da parte degli italiani (più ottimista in questo senso la rilevazione emersa ieri sempre sul mercato mutui).

La tendenza a richiedere un importo il più possibile contenuto è confermata anche dalla distribuzione della domanda per fascia di importo: nei primi quattro mesi del 2015, infatti, le preferenze degli italiani si sono concentrate in prevalenza nella classe compresa tra 100mila e 150mila euro, con una quota pari al 30,4% sul totale, in crescita rispetto al 2014 di 1,9 punti percentuali.

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