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28 Ottobre 2022

Prelios aderisce al programma #OttobreEdufin

di red

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Il Gruppo Prelios, in collaborazione con FEduF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio), aderisce per il secondo anno a #OttobreEdufin, il programma del Governo dedicato all’educazione finanziaria, organizzando per l’occasione il webinar “Gestione del credito, educazione finanziaria e il nuovo scenario macroeconomico”, trasmesso ieri in streaming sul canale RadioPrelios.

Ospiti dell’appuntamento diversi professionisti ed esponenti del settore privato e pubblico, tra cui il Comune di Milano, Chiomenti e KPMG, che si sono confrontati sulle sfide che l’attuale scenario economico presenta, tra crescente inflazione, instabilità e incertezza.

Dai dati presentati emerge infatti che, dopo una fase di fisiologico «rimbalzo» post Covid, i Paesi europei stanno subendo gli impatti della crisi geopolitica ed energetica legate soprattutto al conflitto in Ucraina. In Italia, in linea con quanto sta avvenendo in Europa, ciò che si prospetta è, dunque, da un lato una nuova fase di rallentamento della crescita del PIL, cui si aggiunge anche un aumento dei prezzi che quest’anno toccherà quota +7,4% (circa +5% rispetto al 2021), e nel 2023 è previsto attestarsi attorno a +3,4% (un incremento di circa il 2% rispetto al 2021).

Alla luce di questa situazione, che riguarda indistintamente imprese e famiglie, è sempre più importante contribuire a generare valore sostenibile attraverso l’educazione finanziaria, contribuendo ad una maggiore conoscenza e consapevolezza per ridurre, se non evitare, situazioni di difficoltà creditizia, oltre a dare le informazioni utili per avere maggiore dimestichezza nelle scelte relative alle risorse economiche individuali, sia in termini di gestione del quotidiano sia nella prospettiva del risparmio e della protezione finanziaria.

L’iniziativa di quest’anno del Gruppo Prelios per il Mese dell’Educazione Finanziaria prosegue con l’impegno avviato nel 2021 con il lancio della piattaforma educadebito.com, sito web di educazione creditizia che si rivolge a una platea amplissima di potenziali utenti, dai debitori privati, alle piccole e medie imprese, sino ai garanti.

Fabio Panzeri, General Manager Servicing & Operations del Gruppo Prelios, osserva come “due ambiti pongono Prelios al crocevia dell’attuale congiuntura macroeconomica: la gestione dei crediti derivanti dalle azioni di deleverage intraprese dal settore bancario negli ultimi anni; e la gestione dei nuovi flussi, in particolare UTP, che si genereranno nel futuro prossimo”. Un posizionamento che “attribuisce a Prelios una responsabilità sociale”, ha proseguito Panzeri: un ruolo che “stiamo interpretando secondo due direttrici. La tecnologia, per una identificazione tempestiva e data-driven delle situazioni di crisi, e l’educazione creditizia, tramite, per esempio, il lancio di educadebito”.

Secondo Giovanna Boggio Robutti, DG di FEduF: “L’importanza dell’educazione finanziaria come strumento di cittadinanza attiva presuppone un processo di apprendimento continuo con l’obiettivo, ideale e concreto, di migliorare la consapevolezza delle persone e avere cittadini più informati, più attivi, più responsabili e maggiormente coscienti al momento delle scelte. Questa occasione di incontro realizzata grazie a Prelios contribuisce a diffondere abilità utili al fine di avere un giusto rapporto con il valore del denaro insieme a una corretta percezione e gestione dei rischi. Non vogliamo formare dei tecnici della materia ma rendere più forti, insieme a Prelios, le competenze di base di chi ci ascolta”.

È intervenuto all’incontro anche Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano, che commenta: “Il contesto geo-politico, sociale e culturale che abbiamo vissuto e stiamo tutt’ora vivendo con il covid, la guerra in Ucraina, la crisi energetica e le ripercussioni che ne conseguono rendono necessari dei cambiamenti che richiedono la sinergia di più attori (istituzionali e privati) e la messa in campo di molteplici competenze. La sfida può essere vinta insieme, ma per farlo occorre trovare degli strumenti efficaci. L'educazione finanziaria è uno di questi, soprattutto se promossa in maniera diversificata fra i cittadini (giovani, anziani, fasce sociali più deboli, ecc.). Migliori capacità previsionali, di investimento e di spesa vanno rilanciati e messi a sistema in un ente come il Comune di Milano così come in ogni famiglia o impresa. Il caro energia, oltre a famiglie ed imprese, ha colpito in primis gli Enti Locali e da Assessore al Bilancio di un grande comune come Milano, ho dovuto far fronte a tale situazione impiegando risorse aggiuntive per spese energia pari a 130 mln € nel Bilancio di previsione 2022. Certo la solidità dei conti ha permesso alla nostra città di reggere all'impatto prima della pandemia e poi della crisi energetica, ma sono stati messi in atto dei provvedimenti. Con il piano di risparmio energetico il Comune ridurrà i consumi e aiuterà i cittadini a contenere gli aumenti con consigli pratici. Allo stesso modo l’Amministrazione comunale non solo realizza azioni di contrasto alla povertà e di presa in carico dei cittadini (reddito di cittadinanza; misure di sostegno al reddito comunali collegate a percorsi di inclusione e riattivazione sociale; assegno di maternità; titoli sociali erogati a rimborso delle spese sostenute, ecc.), ma sostiene la diffusione di iniziative volte a incrementare le competenze finanziarie dei propri cittadini. Siamo molto orgogliosi del servizio WeMi Educazione Finanziaria, un servizio gratuito che aiuta i cittadini ad affrontare i momenti di difficoltà economica e a pianificare in sicurezza la propria vita futura. Il servizio è attivo dal 2013 ed è trasversale rispetto alle aree di bisogno delle famiglie più fragili, con esiti positivi sia in ottica di aumento della consapevolezza dei cittadini che di fiducia nel ruolo delle istituzioni”.

Gregorio Consoli, Managing Partner di Chiomenti: “Essere partner nell’iniziativa Educadebito e partecipare a questo momento di confronto nell’ambito del mese dell’Educazione finanziaria è per noi di Chiomenti un onore e una responsabilità. Un adeguato livello di educazione finanziaria può essere uno strumento di gestione e, talvolta, di prevenzione in casi di difficoltà finanziarie che colpiscono gli individui e le piccole imprese. Vediamo tutti i rischi di questa fase storica sulle fasce vulnerabili della nostra società e di come questo possa impattare sulle famiglie ad alto indebitamento. La diffusione di informazioni sugli strumenti di gestione dei debiti e il lancio da parte degli operatori attivi in questo settore di misure che tengano conto delle necessità delle persone possono essere essenziali, nonché un elemento significativo di responsabilità sociale delle imprese”.

Roberto Maffioletti, Director di KPMG: “Stiamo affrontando una situazione in cui fare previsioni è difficile a causa di un mutamento repentino delle condizioni e degli indicatori del mercato che osserviamo. Siamo sicuramente in un contesto geopolitico complesso, di fondamentali macro-economici complicati, ma probabilmente siamo meglio preparati rispetto ad anni fa per poter gestire l’attuale situazione, grazie anche alle importanti operazioni di derisking messe in atto dal settore finanziario in questi ultimi anni”.

Con riferimento all’attuale scenario, Carlo Mannoni, General Manager della Fondazione di Sardegna, parla di “cauta positività, auspicando che il sistema sia anche in grado di supportare una ripresa della crescita: infatti, se si prevede nel 2023 un trend verso la stagnazione, dobbiamo domandarci se ci possa essere anche una capacità di reazione del sistema in tempi relativamente contenuti. Questo oggi si può legare anche ad un mix di offerta di strumenti di credito tradizionali e innovativi, oltre che di finanza alternativa, che rendono il mercato più dinamico, più competitivo e, auspicabilmente, anche più performante. Questo è il quadro che vediamo in quanto soggetto che si aspetta un ritorno dei propri investimenti da trasferire poi al territorio di riferimento, che è il nostro focus primario. A questo proposito, siamo impegnati in alcuni progetti che si rivolgono ai giovani, coloro che dovranno costruire il proprio futuro, trasferendo loro la capacità di analisi e la conoscenza sull’utilizzo delle nuove tecnologie e di tutti quegli strumenti di analisi che possano consentir loro di fare scelte più consapevoli in un sistema più aperto e anche molto più competitivo rispetto al passato che, per gli utenti finali, è un bene”.    

Antonella Pagano, Managing Director di Accenture: “La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nel supporto al credito – afferma - le banche hanno intrapreso un percorso di evoluzione di modelli di business e infrastrutture, secondo un modello di twin bank, che combina digitalizzazione e sostenibilità (ESG) e che noi di Accenture oggi definiamo meta-bank, nell’attuarsi di un effetto combinato con le nuove tecnologie (AI, RPA, big data, algoritmi, cloud, augmented reality, blockchain); questo effetto permette di sviluppare una esperienza più diretta e personalizzata con il cliente. Le banche devono cogliere la sfida, umanizzare la tecnologia, definire un modello operativo agile e aperto con l’obiettivo di migliorare la customer experience e porsi come purpose actor che accompagna i clienti nei progetti trasformativi. Gli ingredienti tecnologici propri del metaverso, esperienza immersiva e real time, fanno evolvere il modello verso la meta bank. Per cogliere questa opportunità occorre liberare il potenziale dei dati e degli algoritmi e formare le proprie persone, plasmare i talenti del futuro ed elevare il Technology Quotient dell’azienda”.

Damiano Capolupo, Responsabile Area NPE di ICCREA: “L’esperienza delle crisi del recente passato e i conseguenti interventi delle Autorità hanno rafforzato la resilienza del sistema bancario italiano, il cui grado di patrimonializzazione è oramai allineato a quello delle banche europee. Pur in presenza del nuovo rischio derivante dal protrarsi del conflitto russo-ucraino, con possibili conseguenze negative sull’economia a causa dei costi crescenti dell’energia e del repentino aumento dell’inflazione, ritengo che le nostre banche siano oggi preparate e in grado di assorbire gli effetti della nuova crisi. In tale scenario assumeranno comunque importanza le misure assunte dal Governo, ma soprattutto la capacità della “filiera del credito non performing” - governata oggi da banche e investitori/servicer - di porsi a servizio dei debitori in difficoltà con strumenti che favoriscano il recupero ordinato del credito deteriorato. In tale contesto, si renderanno sempre più necessarie iniziative per garantire il sostegno sociale alle nostre famiglie e un adeguato supporto tecnico-finanziario alle imprese in difficoltà ma ancora “vitali” dal punto di vista industriale, in modo da indirizzarle verso il back to bonis”.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi