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25 Febbraio 2021

Nuove accuse per Genovese (fondatore di Facile.it e Prima.it), resta in carcere

di Maurizio Cannone, direttore Monitor

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Il gip di Milano Tommaso Perna ha respinto l'istanza di scarcerazione e di domiciliari in una clinica per disintossicarsi presentata dalla difesa di Alberto Genovese, l'imprenditore del web in carcere da novembre accusato di aver stordito con droghe e stuprato una 18enne. No dal giudice anche ad una perizia che avrebbe dovuto valutare la compatibilità col carcere dell'ex mago delle startup digitali. Dagli atti del servizio psicologico di San Vittore, infatti, è emerso che Genovese non ha patologie, nemmeno legate all'uso di cocaina. (ANSA).

Sempre nella giornata di oggi arriva un’altra tegola per Genovese.

Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e cessione di droga è stata notificata all'imprenditore del web Alberto Genovese, già a San Vittore dal 6 novembre con l’accusa di aver stordito con droghe e violentato una 18enne. Riporta l’agenzia Ansa.

Nell'ordinanza, firmata dal gip Tommaso Perna sulle indagini della Squadra mobile, dell'aggiunto Letizia Mannella e del pm Rosaria Stagnaro, viene contestata a Genovese una presunta violenza di luglio a Ibiza.

Respinta la richiesta d'arresto per tentati abusi sulla stessa giovane e per 6 episodi su due ragazze che hanno rinunciato all'anonimato sui media. Come si legge nell'ordinanza Genovese, con la "partecipazione" della sua fidanzata Sarah Borruso, indagata (non destinataria di misura cautelare), "con violenza e abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica" avrebbe costretto la 23enne "a subire atti sessuali" il 10 luglio 2020. La giovane mise a verbale gli abusi già prima dell'arresto di Genovese per il caso della 18enne.

In "una festa all'interno della residenza Villa Lolita" a Ibiza, "affittata per un periodo di vacanza da Genovese", lui e la fidanzata avrebbero offerto più volte alla giovane "sostanze stupefacenti", cocaina e ketamina, fino ad uno "stato di alterazione del livello di coscienza". Poi, dopo averla condotta "all'interno della loro camera da letto e dopo averle offerto altre sostanze stupefacenti, mentre si trovava in stato di semi-incoscienza" l'avrebbero costretta a "subire plurimi atti sessuali", continuando a cederle droghe, "fino a che la ragazza non veniva accompagnata fuori dalla stanza sorretta dai due indagati", poiché "incapace di reggersi in piedi e sanguinante".

Respinto l'arresto, invece, per un presunto tentato abuso sulla stessa ragazza del giugno 2020, a Milano. In questo caso, per il gip, non c'è stato un tentativo di violenza, ma un approccio sessuale respinto. No all'arresto anche per una presunta violenza sessuale su un'altra giovane del 4 luglio a Ibiza.

Non sono state accolte dal gip le ipotesi d'accusa per altri 5 presunti episodi di abusi su un'altra ragazza, tra marzo 2019 e ottobre 2020 a Milano. Su questi casi (per alcuni è indagata anche la fidanzata) ci sarebbero state dichiarazioni contradditorie da parte della presunta vittima, smentite dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell'appartamento di Genovese. La giovane non sarebbe stata incosciente e aveva avuto una relazione di circa un anno e mezzo con l'imprenditore. Le ultime due ragazze hanno sporto denuncia contro l'ex imprenditore delle start up e hanno raccontato le loro vicende sui media. Per questi episodi, secondo il gip, sono necessari ulteriori approfondimenti.

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