Secondo MutuiOnline.it un taglio di 25 punti base potrebbe portare a un risparmio di 4.700 euro sugli interessi di un nuovo mutuo a 20 anni a tasso variabile.
La riduzione dei tassi di interesse si tradurrebbe in rate mensili fino a 20 euro più leggere rispetto a oggi per chi ha un mutuo a tasso variabile.
Il prossimo giovedì 12 dicembre, la BCE si riunirà per l'ultimo meeting di politica monetaria del 2024. La scorsa settimana, durante un'audizione alla Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo, la presidente Christine Lagarde non si è sbilanciata su un possibile taglio dei tassi e ha ribadito che l'Eurotower continuerà a seguire un approccio strettamente legato ai dati, senza impegnarsi in un percorso a lungo termine e valutando la situazione riunione per riunione. Secondo i dati preliminari diffusi da Eurostat, a novembre l'inflazione è salita al 2,3%, spinta dall'alto costo dei generi alimentari e da un ribasso dell'energia minore del previsto. L'accelerazione temporanea era tuttavia prevista da Francoforte, che chiarisce che per tornare stabilmente al target di medio periodo del 2% bisognerà aspettare il 2025. Alla luce di questa situazione, l'ipotesi di un taglio da 25 punti nella riunione di giovedì si fa sempre più probabile, con l'allentamento della politica monetaria che secondo gli analisti proseguirà anche nel corso del 2025 e consentirà dunque ai mutuatari di beneficiare di condizioni più favorevoli grazie ai tassi in discesa.
Le simulazioni di MutuiOnline.it evidenziano che attualmente un tasso variabile a 20 anni, su un mutuo di 150.000 euro, ha un TAN medio del 4,04% e una rata di 912 euro, mentre l'offerta migliore per la stessa tipologia di mutuo ha un TAN del 3,64% con una rata pari a 880 euro. Un taglio di 25 punti base da parte della BCE permetterebbe a coloro che hanno scelto questo tipo di finanziamento un risparmio mensile sulla rata che può arrivare fino a 20 euro rispetto a oggi. Con il TAN medio che si abbasserebbe al 3,79% e il migliore al 3,39%, la rata media scenderebbe a 892 euro e la migliore a 861 euro, per un risparmio rispettivamente di 4.722 euro e 4.628 euro sugli interessi del mutuo rispetto a oggi per chi ha appena acceso o deciderà di accendere un mutuo a tasso variabile nel prossimo futuro.
Il cambio di rotta degli ultimi mesi da parte della BCE, che a partire da giugno ha operato tre tagli dei tassi di interesse, ha portato la rata ad abbassarsi notevolmente rispetto a 12 mesi fa. Infatti, a dicembre dello scorso anno, il TAN medio per un mutuo a tasso variabile a 20 anni si attestava al 4,85%, con una rata mensile di 987 euro ovvero 65 euro più cara rispetto a ora se si considera un mutuo di 150.000 euro. Un ulteriore taglio nella prossima riunione, che sarebbe il terzo consecutivo e il quarto nell'arco dell'anno, porterebbe a un risparmio di 85 euro al mese e oltre 1.000 euro all'anno rispetto a un anno fa, per un totale di 20.421 euro in meno sulla durata del mutuo.
Guardando al futuro, l'allentamento della politica monetaria previsto da parte degli analisti nel corso del 2025 potrebbe portare a tre tagli da 25 punti base ciascuno entro dicembre dell'anno prossimo. In questo caso, il TAN medio del tasso variabile scenderebbe al 3,04%, con la migliore offerta al 2,64% che sarebbe dunque più conveniente dell'attuale tasso medio del fisso, che si attesta al 2,87%, e leggermente più alta del minimo di novembre, che è al 2,51%.
Matteo Favaro, COO & Managing Director Financial Products di MutuiOnline.it: "Come previsto, l'inflazione nell'Eurozona ha registrato un aumento a novembre, a causa dei persistenti alti costi energetici. Tuttavia, l'Eurozona si sta avvicinando all'obiettivo di medio termine del 2%, che si prevede sarà raggiunto in modo stabile nel corso del prossimo anno. Le operazioni della Banca Centrale Europea nel 2024 hanno stimolato il mercato dei mutui, che sta mostrando segni di ripresa grazie a tassi di interesse più favorevoli per i consumatori. In attesa della conferma di un ulteriore taglio nella riunione di giovedì, le previsioni indicano un possibile riequilibrio tra mutui a tasso variabile e fisso entro la fine del 2025. Attualmente, il tasso fisso, che si mantiene su livelli storicamente accettabili, è la scelta più comune per i clienti MutuiOnline.it in ragione della convenienza rispetto al tasso variabile. La normalizzazione tra i due tipi di finanziamento offrirebbe ai consumatori una gamma più ampia di opzioni, consentendo un confronto più efficace tra le diverse offerte".