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8 Novembre 2023

Marriott: nei prossimi tre anni gli italiani vogliono spendere di più per le vacanze

di red

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Ci saranno anche venti di crisi, sarà pure diminuito il potere di acquisto delle famiglie, ma quando si parla di vacanze si entra in una dimensione in cui rinunciare allo svago, al comfort e al relax (possibilmente sostenibile) diventa davvero difficile. Ecco, allora, che gli italiani si dicono disposti ad aumentare nei prossimi tre anni la spesa per i viaggi e per organizzare le loro ferie.

Il dato emerge dalla ricerca Future Travel Trends 2024 condotta da Marriott Bonvoy (il programma fedeltà del gruppo Marriott International) in collaborazione con l’agenzia di previsioni The Future Laboratory. Lo studio ha coinvolto complessivamente 14.000 turisti europei e mediorientali e, tra questi, 2.000 italiani, le cui intenzioni di viaggio sono state sondate da Opinium.

Sono proprio gli italiani a manifestare la volontà di aumentare la spesa per i viaggi. L’86% degli intervistati si dice certo che nei prossimi tre anni andrà in vacanza e metà di loro è deciso a spendere più del solito. Un 14%, addirittura, pensa di spendere “molto più del solito”. Un atteggiamento che, ovviamente, fa ben sperare al settore dell’hospitality, oltre a quello del travel.

Spendere di più, però, non vuol dire spendere in qualsiasi modo e senza criterio: i turisti italiani resteranno attenti a ottimizzare i costi e, a tal fine, il 32% di loro pensa di trascorrere le vacanze in Italia. Onoltre, un quarto degli intervistati opterà per le soluzioni all inclusive, in modo di sapere in partenza il costo da sostenere. Un altro modo di risparmiare sarà quello di prenotare le vacanze con molto anticipo (il 25%) oppure sperando in un’offerta last minute (17%).

Le strutture ricettive dovranno puntare sulla sostenibilità se vorranno avere il maggior numero possibile di turisti: due terzi degli italiani, infatti, saranno disposti a spendere di più pur di avere una vacanza sostenibile. Quanto di più? Fino a un 10% rispetto a quanto hanno speso finora. Una parte di loro (il 24%) verifica questa condizione prima di prenotare, la stessa percentuale di viaggiatori lo fa in un secondo momento.

Da non trascurare, infine, le modalità di prenotazioni online dei turisti italiani: il ruolo dell’intelligenza artificiale è sempre più importante, secondo la ricerca di Marriott: un viaggiatore su cinque ha utilizzato l’AI per pianificare le vacanze o per cercare una destinazione, percentuale che aumenta per i giovani tra 18 e 24 anni. Quasi tutti i turisti che hanno fatto ricorso all’intelligenza artificiale hanno ammesso che, in un modo o in un altro, ciò ha condizionato le scelte fatte. Buono a sapersi.

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