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11 Novembre 2024

Lombardini22 per il MCE 2026: innovazione e neuroscienze per il nuovo layout espositivo

di Red

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RX e Lombardini22 collaborano per reinventare MCE 2026, introducendo un nuovo layout che mira a migliorare l'interazione tra espositori e visitatori. Il progetto di revisione coinvolge i padiglioni dedicati alla componentistica e nasce dall'ascolto delle esigenze di espositori e visitatori, utilizzando le neuroscienze.

Dopo aver consultato espositori e visitatori per continuare il processo di evoluzione di MCE, RX ha deciso di innovare il format espositivo dei padiglioni 2 e 4. L'obiettivo è valorizzare la visibilità degli stand e coinvolgere le persone per aumentare l'efficacia dell'esposizione.

"Abbiamo iniziato dai padiglioni che ospitano la componentistica perché rappresentano un ambito storico della mostra. Nonostante il prodotto sia molto tecnico e possa offrire un impatto visivo meno immediato, la sua eccellenza tecnologica rappresenta un grande appeal sul pubblico internazionale", afferma Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy. "Il confronto con gli espositori è stato molto utile perché ci ha permesso di assimilare le loro esigenze, in primis quella di intervenire sulla valorizzazione della visibilità dei loro stand."

Il progetto di revisione degli spazi espositivi dei padiglioni 2 e 4 nasce con la collaborazione di Lombardini22, un gruppo che opera in tutti i settori del Real Estate attraverso unità specializzate in architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto. L'obiettivo è creare nuovi spazi e occasioni di coinvolgimento riprogettando il layout dal punto di vista neuroscientifico, applicando strategie che migliorino l'esperienza espositiva e di visita.

"Le sperimentazioni neuroscientifiche applicate allo studio dei percorsi di visita a una fiera ci aiutano a capire i bisogni e i desideri dei visitatori, anche quelli inconsapevoli", racconta l'architetto Cristian Catania, Reinventing Fairs Project Director di Lombardini22. "Il nostro metodo unisce l'uso degli strumenti tecnologici alle competenze urbanistiche per rendere lo spazio un fattore attrattivo e abilitante".

Il risultato è un progetto inedito. L'esperienza di visita viene suddivisa in episodi diversificati nell'organizzazione spaziale e per funzioni. "I camminamenti e la disposizione degli spazi sono stati studiati per favorire l'interazione sociale, il networking e l'acquisizione di conoscenze, contribuendo al senso di appartenenza al luogo; la riduzione di svolte e bivi diminuisce lo stress e consente una visita più rapida con minore sforzo cognitivo; camminamenti curvilinei attivano aree cerebrali legate alla sensazione di piacere, incoraggiano l'esplorazione e la curiosità", prosegue Catania.

"La fiera può essere il luogo dell'inaspettato", continua Pierini. "È qui che tutta la filiera arriva con predisposizione all'incontro, con intuizioni innovative, con la curiosità di scoprire dove e con chi può nascere la prossima opportunità. Sono queste le condizioni che rendono la fiera il momento in cui può accadere qualcosa di unico".

"Il mondo delle fiere sta cambiando velocemente; siamo passati dal concetto di esposizione a quello di esperienza, che significa rendere interessante ed efficace la visita per tutti i soggetti coinvolti, con particolare attenzione ad allargare il perimetro delle figure da coinvolgere", conclude Massimiliano Pierini. "Anche in questo caso RX governa il cambiamento, introducendo concetti come il piacere e l'esperienza umana all'interno di un contesto tecnico come MCE".

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