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27 Ottobre 2023

LFPI Italia e Gruppo 3i: senza mappatura, nessuna sostenibilità (Video)

di red

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La sostenibilità ha un ruolo sempre più crescente: la consapevolezza ambientale e la necessità di affrontare sfide globali come il cambiamento climatico portano settori come quello dell'immobiliare a ripensare i criteri di sviluppo e di gestione degli immobili stessi. 

Ne parliamo con Stefano Keller, managing director di LFPI Italia REIM, e Gianluca Gualco partner del gruppo 3i.

Dott. Keller, quali sono le principali sfide che sta affrontando il comparto?

“L’assestment che abbiamo voluto far partire sul nostro portafoglio è stato in primis sugli immobili uffici, che erano quelli che vedevano maggior consumo di CO2. Questo ha consentito di mappare le aree ottimizzabili per migliorarle attraverso la sostituzione di elementi tecnici strutturali che consentissero una conseguente mappatura dei consumi e riduzione degli stessi in chiave automatizzata”.

Dott. Gualco, quali sono gli elementi cruciali per rispondere in modo ottimale alle nuove esigenze che si stanno manifestando sul mercato? 

“Occorre rispondere a tre esigenze. La prima, il monitoraggio e la definizione dei consumi corretti di un immobile. La seconda è legata alla certificazione, ovvero: se io dovessi certificare il mio immobile lead Well Dream, che livello posso raggiungere? La terza questione è individuare la strada che posso seguire per ottenere un miglioramento sia dal punto di vista dei consumi, sia dal punto di vista delle emissioni, sia dal punto di vista del controllo.

Dott. Keller, quali sono i nuovi approcci alla sostenibilità e come si sta rispondendo alle nuove esigenze del mercato?

Con l’EPC, l'azienda riesce a far fare i lavori che vengono mappati per portare all’efficientamento e all’ottimizzazione dell'immobile da un punto energetico a un'impresa che svolge i lavori a suo proprio carico, firma un contratto con una durata variabile, a seconda delle lavorazioni e gli impatti sull'efficientamento e sulla riduzione dei consumi, e si ripaga con l'azienda il costo dell'intervento, più un margine di capital gain alla fine del lavoro, con l'ammortamento che quei risparmi garantiscono ogni anno all'azienda”.

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