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8 Novembre 2023

Indice ESG Deepki: settore alberghiero poco virtuoso per consumi energetici ed emissioni

di red

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Diminuiscono i consumi di energia e le emissioni di CO2 nell’immobiliare commerciale ma non nel settore alberghiero, in Italia come nel resto d’Europa. È quanto risulta dall’aggiornamento annuale dell’Indice ESG di Deepki, società di data intelligence ESG.

L'Indice mostra che le performance del settore immobiliare commerciale europeo possono cambiare di anno in anno a seconda della tipologia: residenziale, uffici, sanità e retail hanno registrato un calo del consumo di energia finale, a differenza degli hotel, dove il consumo è aumentato, e della logistica, dove è rimasto stabile.

In Italia, quello alberghiero è l’unico settore in cui si è registrato un aumento dei consumi energetici (+17,8%) e di emissioni di CO2 (+11,9%). Un incremento, come anche per altri Paesi in Europa, legato alla ripresa economica del settore, che sottolinea la necessità di considerare le prestazioni ed il rinnovamento degli edifici in termini sia di efficienza energetica sia di utilizzo.

La logistica è il comparto che registra il maggior calo dei consumi energetici (-11,4%), attestandosi su un consumo medio relativamente basso (100 kWh/m2). In netta riduzione anche le emissioni di CO2, scese del 12,9%.

Gli edifici residenziali sono quelli che migliorano di più le proprie performance in termini di emissioni di CO2, scese del 15% in un anno, ed i consumi energetici del 10% a circa 81 kWh/m2 grazie anche ad un clima più mite.

Il retail è il secondo settore per calo delle emissioni di CO2 (-13,5%) e presenta anche un buon tasso di riduzione del consumo energetico medio (-8,6%), mentre gli uffici mostrano performance stabili rispetto al 2021, con solo il -0,6% di consumo medio di energia e il -2,5% di emissioni di CO2.

Il settore sanitario, che comprende ospedali, case di riposo e strutture sanitarie, è il più energivoro fra quelli analizzati, con un consumo medio di energia in calo solo del 3,2% a 225 kWh/m2, e quello con più emissioni di CO2, che però sono scese in percentuale più significativa (-7,7%).

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