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5 Novembre 2018

Guardian, Londra: Nessuno compra più allo Shard

di F.B.

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Anche se disegnato da Renzo Piano, gli attici della scheggia di Londra, lo Shard, non trovano compratori. E’ vero che il costo va dai 35 ai 55 milioni di euro, ma non si era mai vista una crisi di questo tipo specie pensando che l’immobile è stato completato nel 2013.

Perché i ricchi che possono permetterselo, è il motto dei venditori, non finiranno mai. Se però non ci mette lo zampino la Brexit che pare abbia indotto i paperoni a non cedere alle lusinghe del grattacielo più alto della città. Secondo un articolo del giornale britannico Guardian, da due anni e mezzo non si vedono proposte di acquisto.

L’uscita dall’Unione Europea ha portato a un calo di almeno il 5% delle quotazioni immobiliari nell’ultimo anno, con prospettive ancora prudenti. E finchè non sarà chiaro quando e come si completerà la Brexit non c’è da aspettarsi una ripresa dell’interesse.

Il Guardian cita cosa sta accadendo anche al Center Point, un complesso immobiliare di lusso con appartamenti in vendita a partire da un milione di sterline l’uno: metà degli spazi  sono stati ritirati temporaneamente dalla compravendita. La proprietà riceve offerte definite ridicole dal giornale.

Oltre alla Brexit, il mercato britannico sconta un altro timore: eventuali e possibili elezioni anticipate potrebbero portare al governo il laburista Jeremy Corbyn. Che ha già promesso che, se diventerà primo ministro, aumenterà le tasse ai redditi più elevati. Inevitabile così che i ricchi preferiscano non investire nell’immobiliare, o almeno non comprando super appartamenti.

Certo è, comunque, che Londra resta la capitale d’Europa per gli affari. Brexit o meno, è difficile pensare a un calo pesante del mercato immobiliare.  

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