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Nel primo trimestre 2023 le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER e Banca MPS) hanno registrato un utile netto aggregato di 4,8 miliardi di euro, circa tre volte superiore rispetto al primo trimestre 2022, o in aumento del 51% su base annua esclusi gli accantonamenti per la Russia nel Q1 2022. A segnalarlo è un report di DBRS Morningstar.
Nel primo trimestre del 2023, i ricavi totali sono aumentati del 16% su base annua, guidati da un maggiore NII (aumentato del 56% su base annua e del 3% su base trimestrale) in parte compensato da minori commissioni nette e altri proventi. Anche i ricavi totali sono aumentati del 3% trimestre su trimestre (QOQ). I ricavi core (NII e commissioni nette) sono aumentati del 26% su base annua nel primo trimestre del 2023 e del 4% su base trimestrale.
I costi operativi sono aumentati dell'1% su base annua nel primo trimestre del 2023, ma sono diminuiti del 14% su base trimestrale. Il cost/income medio si è attestato intorno al 47% nel trimestre, in calo di oltre 8 p.p. rispetto al Q1 2022.
Nel primo trimestre del 2023, gli accantonamenti per perdite su prestiti sono diminuiti del 72% su base annua.
Il costo del rischio (CoR) medio annualizzato è stato di 39 punti base nel primo trimestre del 2023, al di sotto dei livelli del 2019-2022. Le banche prevedono un leggero aumento del CoR nel 2023 a un livello medio di circa 40-50 punti base, prevedendo un maggiore deterioramento della qualità degli attivi nel corso dell'anno.
La formazione di nuovi Non-Performing Exposure (NPE) è leggermente aumentata nel primo trimestre del 2023, ma è rimasta limitata con un tasso di insolvenza medio inferiore all'1%. Di conseguenza, a fine marzo 2023 lo stock aggregato di esposizioni deteriorate lorde era aumentato dell'1% su base trimestrale, ma era diminuito del 59% dalla fine del 2019, trainato dalle cessioni e dalla liquidazione organica. Il rapporto medio dei crediti deteriorati lordi era del 3,3% a fine marzo 2023 e un QOQ stabile.
Il coefficiente CET1 medio, fully loaded, era del 14,3% a fine marzo 2023, circa 540 punti base al di sopra dei minimi regolamentari.
Andrea Costanzo, Vicepresidente del team DBRS Morningstar Global Financial Institutions: "I risultati del primo trimestre 2023 hanno beneficiato di maggiori ricavi, controllo dei costi e minori costi del credito.
Dopo i recenti forti aumenti, prevediamo che il NII si stabilizzi gradualmente nei prossimi trimestri, riflettendo la nostra opinione che la pressione sui costi di finanziamento aumenterà probabilmente e che la concessione di nuovi prestiti rallenterà a causa dei tassi di interesse più elevati e dell'inasprimento degli standard creditizi. A nostro avviso, i maggiori profitti operativi costruiti sugli aumenti del NII consentiranno alle banche con maggiore flessibilità di accumulare riserve più elevate".
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