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Gardant, Osservatorio NPE: un mercato da 350 mld
di red
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Gardant e Luiss School of Law, durante la seconda edizione del convegno “Gli Stati Generali degli NPE: proposte per la gestione delle crisi d’impresa”, hanno presentato i primi risultati dell’Osservatorio del mercato delle Non Performing Exposure.
Al convegno hanno preso parte Antonio Nuzzo (Dean, Luiss School of Law) e Flavio Valeri (Presidente, Gruppo Gardant), Marco Osnato (Presidente della Commissione VI Finanze della Camera), Mirko Briozzo (CEO, Gruppo Gardant), con una presentazione su “Il mercato italiano degli NPE: quale evoluzione?”, e Vincenzo De Sensi (Direttore del corso Gestione degli NPE, Luiss School of Law), con un intervento su “Proposte e risultanze legate al Codice della Crisi e dell’Insolvenza”.
Il convegno si è concluso con una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato Gianluca Aloia (Titolare della Divisione Liquidazioni dell’Unità di Risoluzione e Gestione delle Crisi, Banca d’Italia), Paolo Ciocca (Professor of Practice, Luiss School of Law), Guido Lombardo (CEO, Gardant Investor SGR), Annarita Sofia (Area Affari Legislativi, Confindustria) e Teresio Testa (Chief Lending Officer, Banco BPM).
Abbiamo voluto fortemente l’Osservatorio – spiega Flavio Valeri, Presidente di Gardant – come strumento in grado di raccogliere dati e soprattutto estrapolare evidenze sul mercato del credito in Italia, che oggi, come avevamo già raccontato l’anno scorso, rappresenta una vera e propria asset class. Ancora più importante, l’Osservatorio rappresenta una piattaforma dedicata a riunire attorno allo stesso tavolo Istituzioni, tecnici e mercato che ogni giorno si confrontano con un settore che oggi è profondamente complementare a quello bancario e che, per dimensioni, rappresenta un elemento fondamentale per il sistema economico del Paese.
Secondo quanto emerso, il mercato degli NPE, che a oggi vale oltre 350 miliardi di euro (di cui oltre 260 sul mercato secondario), va inserito nel sistema generale di disciplina delle attività economiche, dove i crediti oggi rappresentano di fatto una nuova asset class, e integrato operativamente con il codice della crisi, così da ridurre l’accumulo di sofferenze in futuro e garantire la stabilità del sistema. Obiettivi per cui saranno fondamentali la sostenibilità delle cartolarizzazioni e l’ulteriore espansione del mercato secondario. In conseguenza, gli operatori del credit management dovranno sempre più specializzarsi con attività a maggiore valore aggiunto, oltre le attività di gestione e recupero.
“La gestione degli Npe – ha sottolineato Antonio Nuzzo Direttore della Luiss School of Law - genera un articolato sistema di operatori e attività di particolare rilevanza alla luce dell’esigenza di tutela della stabilità bancaria e di corretta allocazione del finanziamento alle imprese. In questo sistema è evidentemente centrale la definizione di un adeguato assetto normativo e regolamentare, anzitutto in ragione del prossimo recepimento della Direttiva Npe”.
L’Osservatorio sugli NPE costituito da Luiss School of Law e Gardant continuerà a monitorare costantemente la situazione dei crediti non performing e pubblicherà le risultanze in un report.
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