Il Cda di Gabetti ha approvato i conti dei primi nove mesi del 2018, che evidenziano ricavi operativi consolidati pari a 32,9 milioni (+18% su base annua). L’Ebitda dall’attività di servizi pari a 0,8 milioni risulta sostanzialmente in linea con quanto realizzato nel pari periodo di confronto, mentre l’Ebitda di gruppo migliora a 0,3 milioni (0,2 milioni al 30 settembre 2017). L’Ebit ha messo in evidenza un deficit di 1,8 milioni, contro un rosso di 2,8 milioni nei nove mesi del 2017. Il conto economico si è chiuso con un risultato lordo consolidato negativo per 2 milioni (-2,1 milioni nei 9 mesi 2017). Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2018 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 8,5 milioni (+1,2 milioni rispetto a fine dicembre 2017).
Fabrizio Prete, presidente del Gruppo: “I risultati al 30 settembre 2018 evidenziano ricavi in crescita in tutte le linee di business, con un Ebit in miglioramento grazie alla riduzione dell’impatto degli ammortamenti relativi ad investimenti effettuati in passato. Il percorso di crescita intrapreso è evidente anche a livello di risultato lordo consolidato che migliora del 33% rispetto allo scorso esercizio al netto degli effetti straordinari”
Roberto Busso amministratore delegato: “Sono molto soddisfatto della crescita del volume dei ricavi in tutti i settori superiori al trend di mercato. Oltre alle linee di business dell’Agency e dei Technical Services, anche il settore Financial Services attraverso Monety evidenzia un forte incremento dei ricavi nonostante la struttura commerciale sia ancora in fase di implementazione. Su queste premesse il nostro Gruppo affronterà il mercato puntando a rafforzare ulteriormente il suo ruolo di leadership nei servizi immobiliari”.
Marco Speretta, direttore generale del Gruppo: “I risultati al 30 settembre 2018 confermano che le azioni intraprese stanno portando ai risultati attesi. Stiamo crescendo anche nelle dimensioni delle nostre reti, coinvolgendo consulenti immobiliari in grado di assistere il cliente in tutte le necessità legate all’immobile, anche attraverso forme di partnership strutturate e innovative”.
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