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26 Novembre 2014

Federalberghi chiede misure urgenti contro l'abusivismo

di I. L.

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L'occasione è la giornata nazionale sulla legalità indetta da Confcommercio-Imprese per l’Italia. Qui il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca (foto), ha richiamato l'attenzione sulla miriade di esercizi ricettivi e della ristorazione - abusivi e semi-abusivi- che “inquinano il mercato con un'offerta parallela, sfuggendo a qualunque regola, a partire da quelle basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza”.

Bocca ha ricordato anche che l’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici (case private, aziende agricole, famiglie di pescatori, etc.) era in origine motivata con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli, che dovrebbero poter svolgere le relative attività in via occasionale e comunque accessoria rispetto all’attività principale. Grazie alla assenza di controlli, il fenomeno è tuttavia proliferato in modo indiscriminato, dando luogo a fenomeni di concorrenza sleale, che danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. In Italia – a dare i dati è Federlaberghi - gli esercizi ricettivi regolari ospitano ogni anno circa 103 milioni di turisti, tra italiani e stranieri, per 360 milioni di pernottamenti, e danno lavoro a più di 230mila lavoratori. Non esistono cifre ufficiali che censiscano i flussi in strutture abusive e semiabusive, ma possiamo stimare che il fenomeno valga almeno 100 milioni di pernottamenti all’anno e bruci la possibilità di creare 70mila nuovi posti di lavoro per i nostri giovani.

Per questo motivo, insieme ai sindacati dei lavoratori, la Federazione degli albergatori italiani  cheide 
ufficialmente che tali attività siano soggette ad un efficace sistema di controlli.

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